I CONTI DEL CLUB - Exploit, non normalità. La stagione finanziaria conclusa il 30 giugno 2018 è stata straordinaria, in ogni senso. La conquista della Champions attraverso il campionato (terzo posto) e la contestuale semifinale contro il Liverpool hanno garantito il record storico di fatturato: 251 milioni di euro. Ma l’azienda resta appesa a un equilibrio sottile essendo ancora molto indebitata e soprattutto in perdita ogni anno. E’ intuitivo dunque che la partecipazione al torneo dei grandi sia decisivo per le strategie tecniche: senza la Champions League i ricavi diminuiranno di circa un terzo e i costi (alias ingaggi dei calciatori) dovranno procedere nella stessa direzione, che prevede robusti tagli. Nel frattempo ovviamente la Roma sta lavorando in ogni settore dell’azienda, al di là dell’evoluzione del progetto stadio, per aumentare ancora i ricavi fissi, quelli cioè svincolati dai risultati sportivi. Ma ancora la strada da fare è enorme nella rincorsa ai grandi brand internazionali: anche per questo il direttore commerciale Calvo ha chiamato a supportarlo il manager Silvio Vigato, ex Juventus, che si occuperà proprio del campo “revenues”, cioè i ricavi. Nonostante i grandi risultati del 2018, la Roma è soltanto al dodicesimo posto tra le sedici qualificate agli ottavi di Champions: la classifica dei fatturati è guidata dal Real Madrid che ha registrato 743 milioni di ricavi. Il lato positivo? Il Porto, il prossimo avversario, è molto più indietro della Roma: 106 milioni.