© LAPRESSEMILANO – Il vecchio Milan prova a compattarsi e a capire cosa potrà accadere in futuro. Non può che essere letta in questo modo la visita a Milanello di Fassone. Nel centro sportivo, l’ad ha incontrato Mirabelli e Gattuso, che finora non hanno avuto contatti con la nuova proprietà e che, giustamente, aspettavano chiarimenti e delucidazioni. Anzi, il tecnico vorrebbe proprio incontrare uno tra Paul o Gordon Singer, ma al momento sembra che Fassone intenda continuare a fare da filtro. Fermo restando, comunque, che essendo stato l’unico citato nel comunicato del fondo, non è certo Gattuso a rischiare qualcosa. Il pomeriggio, tuttavia, è proseguito con il blitz, di Lucci agente, nell’ordine, di Bonucci, Suso e Bertolacci, che si è seduto attorno ad un tavolo con i due dirigenti per discutere del destino dei suoi assistiti.
DECISIONI - Il fronte più caldo è quello del difensore, visto che sulle sue tracce ci sono Paris Saint Germain e Chelsea e che lui stesso sembra tutt’altro che insensibile al corteggiamento. A questo punto tocca al Milan decidere se approfondire. Avendo investito per l’azzurro 42 milioni di euro la scorsa estate, appare complicato realizzare una plusvalenza. Nel caso non sarà particolarmente elevata. E, in ogni caso, diventerebbe obbligatorio individuare un sostituto. Il vantaggio semmai riguarderebbe il risparmio sull’ingaggio, poiché l’ex-juventino percepisce 7,5 milioni a stagione, che possono arrivare a 10 con i bonus. In ottica rossonera, avrebbe un impatto decisamente migliore la partenza di Suso, dato che la cifra incassata finirebbe tutta in plusvalenza. Ad oggi, però, ancora nessuna pista si è concretizzata, nonostante Lucci abbia proposto il suo assistito a Inter, Roma e in ultima istanza al Chelsea. Da verificare, peraltro, se possa prendere nuovamente corpo l’ipotesi di uno scambio con Callejon.
Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport