ROMA - «È stata fatta una scelta condivisa. Con Radja ho un ottimo rapporto, ci siamo sentiti anche di recente. Gli faccio i migliori auguri a livello personale». Quella di Nainggolan all’Inter, per tutti i tifosi giallorossi, è stata una cessione dolorosa. A Roma, però, è arrivato Javier Pastore. E Di Francesco lo accoglie così: «È uno dei pochi nuovi con cui ho parlato e mi ha regalato sensazioni positive. Viene per fare la mezzala, ma la sua duttilità è importante anche per apportare varianti tattiche alla squadra. Ha delle caratteristiche che prima non c’erano nel nostro organico – ha detto il tecnico giallorosso al quotidiano ‘Il Centro’ -. Qualità e fantasia destinate ad accrescere la nostra forza penetrativa, specialmente contro quelle squadre che si chiudono. Il nostro ds Monchi si è portato avanti con il lavoro. Si è mosso con velocità. Forse occorrerà sfoltire la rosa, stiamo facendo delle valutazioni e altre ne faremo durante il ritiro per prendere altre decisioni». Si parla già di lotta scudetto: «Vogliamo esserci anche noi, vogliamo essere ancora più protagonisti e infastidire chi ci ha preceduto in classifica. Nella Juve c’è un lavoro di squadra». Sul Mondiale ha le idee chiare: «Chi mi ha impressionato di più? Forsberg della Svezia, Milenkovic della Croazia e Willian del Brasile. Io in Nazionale un giorno? No, penso alla Roma. Anche se guidarla sarebbe un onore».