© ANSAROMA - Promettono di andare avanti insieme, di non lasciarsi, firmeranno a fine stagione. Un po’ di normalità, finalmente. Non se le mandano a dire, non minacciano divorzi, battaglie legali. Non litigano, per il momento vanno d’amore e d’accordo. Stanno bene insieme e insieme guardano al futuro. La Lazio e Milinkovic oggi come oggi s’intendono su tutto, sul rinnovo e sul domani. In tempi in cui i rinnovi diventano telenovelas (caso Biglia), le trattative non hanno spiragli (caso De Vrij) o si trasformano in scontri frontali (caso Keita), l’esempio di Milinkovic fa credere ancora nelle parole fiducia, rispetto, progetto.
Lotito sui rinnovi s’è sempre incartato e non ha mai (o quasi mai) affrontato i casi nei tempi giusti. Ha alzato i parametri economici rispetto ai primi anni, non a tal punto da convincere i suoi talenti a restare a lungo, anche dopo l’esplosione. I giocatori, da parte loro, hanno sempre guardato altrove per sperare in qualcosa in più. Milinkovic per il momento non ha palesato la fregola di fare le valigie, non ha risposto alle sirene provenienti da vari club, italiani ed esteri.
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I RAPPORTI - Se tutto filerà liscio sino al termine della stagione, le parti s’incontreranno e sigleranno il rinnovo. La volontà di firmare già esiste, la promessa è valida, l’intesa è verbale. Milinkovic è in scadenza nel 2020, otterrà prolungamento e adeguamento economico. Oggi guadagna 750mila euro, gli sarà riconosciuto uno stipendio più ricco, supererà il milione di euro. La cifra sarà trattata a tempo debito. La Lazio considera Milinkovic nel futuro, su di lui poggerà la squadra, sarà tra le colonne portanti del progetto che partirà a giugno.
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Tare: «Milinkovic? A fine stagione parleremo del rinnovo»
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