NAPOLI - Calma e magari anche gesso, che può sempre tornare utile, per riscrivere, ad esempio, ciò ch’è stato cancellato dal tempo, dalla memoria o dalla volontà: qui Napoli, a voi resto del Mondo, perché adesso che il gioco s’è fatto duro, bisogna mettersi a girare (virtualmente) tra la Serbia e la Croazia. Si riparte ed è una corsa contro il tempo, affari last minute ma di spessore che possono cambiare il volto d’una squadra, arricchendola di talento, di alternative, di fisicità: ma l’interminabile mercato è stressante e c’è il rischio di lasciarsi prendere dalla stanchezza. Si parte e non c’è un secondo da perdere per arrivare a Kalinic (28), a Maksimovic (25), persino a Rog (21), che mentre era sulla scaletta dell’aereo ha scoperto di valere qualcosina in più, soprattutto dopo aver conquistato la qualificazione alla Champions League con la Dinamo Zagabria. E’ un tour de force o una maratona o comunque qualcosa che lascia il segno nel corpo, nella testa (e nel bilancio) ma bisogna procedere e con cautela.