NAPOLI - Non c’è: e allora è un indizio, per cominciare a costruirsi una prova. Il mercato va avanti, anche se il pallone sta per prendersi la scena, e se Cristiano Giuntoli scompare da Castel Volturno, dev’esserci un motivo serio: c’è da definire la pratica Diawara, ed è successo in giornata; c’è da pressare per avere risposte su Maksimovic, e pure questo è un fatto; c’è da capire se sia possibile arrivare a Thiago Maia, l’ultimo mistero; ci sarà pure altro che sfugge, magari Toljan.
DIAWARA BENVENUTO - È fatta, anche se al mercato, diamine, il concetto si può esprimere per quel che vale a firme avvenute: Napoli e Bologna non hanno più niente da dirsi, quindici milioni di euro con (ed ecco la novità), pagamento quadriennale, un po’ come avvenne per Cavani. Ora è un discorso che riguarda De Laurentiis ed il management di Diawara (19 anni), atteso a Napoli da domani: ogni giorno potrà essere quello buono.
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CARO MAKSIMOVIC - Il pezzo forte, per fisicità e contenuto della spesa, resta Nicola Maksimovic (quasi 25 anni) che rimane un’ombra allungata su questi ultimi dieci giorni che mancano alla chiusura del mercato: il Napoli lo vuole, e questo lo sanno anche le pietre, il Torino non intende mollare, neanche dinnanzi a questa offerta mostruosa lasciata sussurrare e che dovrebbe essere presentata immediatamente. Sono venticinque milioni, ci può finire dentro qualche bonus o una percentuale sulla eventuale rivendita: c’è l’intenzione di fare in fretta, prima che sia troppo tardi, e comunque il desiderio del Napoli e di Masksimovic è quello di unirsi. Ma decide il presidente Cairo, che ha incassato con dolore la scelta del difensore serbo di disertare gli allenamenti. Impossibile fare previsioni, ma resta l’entità dell’affare e la sua fattibilità.
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