Furia Sarri: «La Juve su Higuain mi ha fatto girare...»

Il tecnico azzurro: «In precampionato abbiamo segnato con 17 giocatori diversi. Mertens, Callejon e Hamsik possono andare in gol più dell'anno scorso»
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CASTEL VOLTURNO - Sarri è già carico per l'inizio del campionato. Il tecnico del Napoli lo ha dimostrato in conferenza stampa alla vigilia del debutto contro il Pescara: «La nostra aspettativa per questo campionato è di fare il 101% delle nostre possibilità, poi vediamo a cosa corrisponderà nel nostro calcio. A Napoli ci sono aspettative elevate, il resto dell'Italia ci vede indeboliti. Ho sentito un giocatore della Juve non nominare il Napoli tra le più forti, ho sentito un esponente della Juve dire che siamo nettamente inferiori. Si aspettano che siamo da quarto/quinto posto. Vogliamo smentirli»

HIGUAIN - «Qualche esponente della Juve ha parlato di lui quando era ancora del Napoli, questa cosa mi ha fatto girare i c..., ora non ne voglio parlare visto che è un loro giocatore»

SCUDETTO - «Sulla carta la Juve ha tanti punti di vantaggio su tutti. Il divario teorico è più ampio, dipenderà molto da loro. Per fortuna che nel calcio succedono cose che vanno contro le previsioni». 

IL PESCARA - «Il Pescara è pericoloso, è una squadra che ha gioco, brillante, piena di entusiasmo e in forma. Per noi è difficile, non sottovalutiamola. Spero che le condizioni del terreno non siano disastrose come quelle viste nella partita di Coppa Italia, sembrava una partita di beach soccer, un terreno non all'altezza della città. E non lo dico per giustificare, ma perché voglio bene al calcio».

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SOSTITUIRE IL PIPITA - «Se pensiamo di poter sostituire con un altro uno che ha fatto il record di gol in Italia siamo fuori strada. Dobbiamo fare qualcosa di diverso, basarci sul lavoro. Ci dà fiducia il precampionato, abbiamo segnato con 17 giocatori diversi. Dobbiamo tirare fuori il massimo da chi c'è. Callejon, Mertens, Hamsik possono segnare di più. E poi abbiamo Gabbiadini e Milik che sono forti. Non va sottovalutata la perdita però. Mi dispiace che Gabbiadini sia stato sui giornali per le voci di mercato sulla cessione o sulla permanenza. Le gambe ancora non ci sono con continuità ma mi piacerebbe vedere serenità intorno a questo ragazzo. Deve avere la fiducia di tutti, è un ragazzo che ha tanti gol nei piedi. Non è in una situazione semplice, sempre al centro di voci. Il Napoli non è mio, non so se arriveranno altri attaccanti. Credo che Gabbiadini abbia tante possibilità di rimanere». 

IL NAPOLI DI OGGI - «Stanno arrivando tanti giovani bravi. Ma il percorso di questi ragazzi prevede bastonature, dobbiamo essere pronti. E' quindi una squadra che può commettere qualche errore in più. Ma è una squadra che ha tecnica e dà gusto».

IL MODO DI GIOCARE - «Milik viene incontro, Gabbiadini invece ha la profondità. Basta che la squadra non faccia come è successo qualche volta e cioè  che sia pigra e abbandoni in avanti gli attaccanti. La squadra deve dare supporto a questi ragazzi».

ZIELINSKI - «Zielinski tecnicamente è fortissimo, può segnare di più viste le sue qualità. E' destinato a crescere e ad imporsi, ha anche qualità fisiche». 

DIFESA - «Bisogna allenarla sempre. Si spera di avere qualche certezza in più rispetto all'inizio dell'anno scorso, ma non diamolo per scontato. Koulibaly a Berlino ci ha fatto vedere tutto il suo repertorio di cazzate, è straordinario ma in alcuni momenti non mostra le sue potenzialità. Tonelli? E' arrivato con questo problema che lo affligge. Questa è una zona complicata anche vista la Coppa d'Africa. Se fosse per me farei di tutto per impedire una manifestazione del genere durante il campionato. La Roma ha perso per sempre Gervinho per questa competizione».

DIFFERENZE - «L'amore che uno riceve a Napoli non ha rivali, però ci sono altri aspetti. Anche economici. Si può colmare qualsiasi gap, ma bisogna essere coscienti che c'è. Da noi si pretende tutto e subito, bisogna far crescere i giovani. Bisogna avere organizzazione ed entusiasmo. Non sono io il fuoriclasse di questa squadra, la differenza la fanno i giocatori forti, io posso dare l'organizzazione. Deve entrare nella testa il fatto che siamo forti anche senza Higuain. Tutti devono dare di più».

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