NAPOLI - All-in: e decida l’Inter, nella maniera ritenuta più idonea. Ma per avere Icardi, c’è un piano che può arrivare in prossimità dei cinquantacinque milioni: è un’offerta-choc, che può indurre a vacillare, perché aiuterebbe a sistemare il bilancio. Ma è anche la soglia per il sì o per il no, probabilmente l’ultima possibilità di «avvicinarsi», di stabilire un contatto su basi solide. Però è chiarissimo: Mauro Icardi (23) viene ritenuto l’erede naturale di Higuain, la controfigura più prossima a el pipita, un bomber con i fiocchi per il quale il sacrificio, attraverso una «supervalutazione», è giustificato. E’ una operazione mostruosa, che alla fine sposterebbe 150 milioni di euro, spalmati nei cinque anni di contratto: è la risposta che il Napoli s’è concesso, sognando di poterla chiudere.
BENEAMATA. Ma ora serve la «Beneamata» e definitiva risposta. Il Napoli ha la percezione del gradimento dell’attaccante, trapelato pure dall’ intervista di Wanda Nara in Argentina: il quinquennale che, tutto compreso, porta a circa dieci milioni di euro, ha finito per lasciar germogliare l’ipotesi di mettersi in discussione altrove. Ma la decisione è dell’Inter, che può scegliere in tempi brevissimi, in virtù d’una sorta di ultimatum: i soldi sono pronti e, nel caso, considerati i «precedenti», si può anche inserire nell’affare Gabbiadini, che un anno fa Mancini aveva chiesto.
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