EUGENE - Con Higuain è una Juventus da Champions League. Javier Pastore non ha dubbi e incorona la mossa della dirigenza bianconera di acquistare il suo compagno della Seleccion nell’ultima Coppa America.
Pastore, da cinque anni è a Parigi. Come si vive in Francia?
«Bene, mi sono ambientato e mi vogliono bene. Non potrei chiedere di più».
Guarda ancora la Serie A?
«Certo, vedo tutte le partite che posso. In Italia e nel vostro campionato ho passato anni belli e ho ricordi impossibili da dimenticare».
Quasi tutti legati a Palermo, la città che le ha cambiato la vita.
«Lì ho conosciuto mia moglie Chiara (Picone) e ho vissuto in un posto bellissimo dove sono tornato anche quindici giorni fa. Calcisticamente sono state due stagioni fantastiche che mi hanno insegnato tanto e che mi hanno permesso di arrivare dove sono adesso».
Sente alcuni suoi ex compagni?
«Parlo spesso con Balzaretti, che vedo anche a Parigi, e con Sirigu, che è tutt’ora mio compagno, ma ho contatti pure con Abel Hernandez e altri. Sono al Psg grazie al loro aiuto, a quello degli allenatori, dei dirigenti e dei tifosi del Palermo».
Le sue parole testimoniano quanto ancora abbia i colori rosanero nel cuore.
«Me ne sono andato dal 2011, ma sono rimasto tifoso del Palermo, mi informo sui risultati e spero sempre che vada bene».
A cinque anni dal suo addio, com’è il rapporto con Zamparini?
«Durante la mia permanenza a Palermo con lui sono stato bene: è stato al mio fianco e mi ha sempre incoraggiato. Ultimamente abbiamo un po’ perso i contatti, ma c’è stato un bel feeling».
Superate le tensioni tra voi dei giorni precedenti alla sua cessione al Psg?
«Tutti e due abbiamo fatto il massimo. Io in campo per la squadra, lui per i suoi affari quando me ne sono andato».
E’ vero che prima della firma per il Psg lei è stato vicino a giocare in un’altra squadra italiana?
«Il Milan, l’Inter e anche la Roma mi volevano, ma il mio prezzo era alto e il presidente Zamparini preferiva vendermi all’estero perché le offerte erano migliori. Quando è arrivato il Psg non ho avuto dubbi».
In un secondo momento l’ha cercata anche la Juventus.
«E’ successo durante il secondo anno al Psg: non giocavo sempre e i dirigenti bianconeri chiesero informazioni su di me. E’ sempre bello quando le grandi società ti vogliono».
Lei però è felice al Psg.
«Io qua sto bene, molto bene. Abbiamo una grande squadra e tutti gli anni vinciamo qualcosa. Non potrei chiedere di meglio».
La rivedremo prima o poi in Serie A?
«In futuro non si sa mai. Può darsi che a dicembre il Psg non mi voglia più... Chi lo sa... Adesso però, anche se l’Italia mi piace, a Parigi sto da Dio».
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