MILANO - Adriano Galliani, da dirigente esperto e navigato qual è, ha deciso di schierarsi ancora una volta al fianco di Sinisa Mihajlovic. L’amministratore delegato rossonero, in occasione dell’evento Bosch Tec, ha dichiarato che la società è compatta ed è vicina al tecnico che è stato scelto in estate per guidare il Milan fino al 30 giugno del 2017: "A mister Mihajlovic siamo vicini e compatti, intanto l'abbiamo scelto, è qui e ha 2 anni di contratto. I rumors non si riescono a frenare, lasciamo tranquillo Sinisa a lavorare. Certamente la squadra è con lui, dopo 30 anni mi accorgo se la squadra è con o contro l'allenatore: come tutte le cose, bisogna fare dei punti e dei risultati".
PAROLE DI CIRCOSTANZA - Queste sue dichiarazioni, naturalmente, sono solo di facciata: Mihajlovic lascerà il Milan a fine stagione dopo solo un anno dal suo approdo a Milanello. Berlusconi, già da tempo avrebbe voluto cambiare guida tecnica ma, in più di un’occasione, Galliani ha fatto da pompiere gettando acqua sul fuoco convincendo il Presidente a non esonerare Mihajlovic. Di Francesco del Sassuolo è l’uomo più gettonato in via Aldo Rossi, ma attenzione a Cristian Brocchi, nome caldeggiato proprio da Berlusconi, e anche a Marcello Lippi che nel summit di Arcore tra Sacchi, Berlusconi e Galliani è stato nominato per il suo carattere e la sua grande esperienza.
CAPITOLO SUPERMARIO - Galliani, ha anche parlato di Mario Balotelli che è stato, senza mezzi termini, una delle più grandi delusioni della stagione del Milan: "Mario sta bene adesso, poi ha una voglia pazzesca di rimanere al Milan e spero lo dimostri in campo. Balotelli vuole stare qui, ed io gli ho detto che per quello che ha fatto fino ad oggi, non merita di stare qui. Gli ho detto di convincerci, visto che gli vogliamo bene, a fare in modo che lui possa rimanere qui. Ha promesso che lo farà e mi auguro che lo faccia". Tra infortuni ed equivoci tattici, il classe 90 non è mai riuscito ad imporsi in rossonero ed è fermo a quota tre gol in stagione: due in Coppa Italia contro l’Alessandria e uno in campionato contro l’Udinese: troppo poco per farsi confermare. Domani sera, contro la Juventus, Mihajlovic potrebbe concedergli una chance dal primo minuto e starà a Balotelli dimostrare di valere il Milan da qui al 21 maggio. Il club di via Aldo Rossi difficilmente, però, investirà del denaro su un giocatore che sembra essersi smarrito. Il Milan targato 2016-17, dunque, cambierà sicuramente guida tecnica, con Mihajlovic che dirà addio. Anche per Balotelli però, nonostante le parole di facciata di Galliani, la riconferma non è affatto scontato e molto dipenderà, anche, da chi sarà il prossimo allenatore dei rossoneri.
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