MILANO- Roberto Mancini ha insistito molto per avere in rosa Felipe Melo. Piero Ausilio ha lavorato ai fianchi la dirigenza del Galatasaray che alla fine ha ceduto inserendo nel pacchetto anche un altro calciatore richiesto dal tecnico nerazzurro, ovvero l’esterno sinistro Alex Telles. L’ex centrocampista della Juventus ha messo insieme 19 presenze con la maglia dell’Inter condite da una rete, da tre punti contro il Verona, e un assist vincente per Miranda nel 3-1 contro la Sampdoria. Le sue prestazioni sono state buone fino al 20 dicembre quando, contro la Lazio, perse la testa e causò l’ingenuo rigore che valse la seconda sconfitta in campionato per l’Inter, e soprattutto si fece espellere nel finale per un intervento killer ai danni di Biglia che gli costò tre giornate di squalifica.
QUALCOSA E’ CAMBIATO- Da quel 20 dicembre qualcosa è cambiato nel rapporto tra Felipe Melo e Roberto Mancini, che credeva fortemente in lui. Gennaio e febbraio sono stati due mesi alquanto negativi per l’Inter e il brasiliano non è più riuscito a ripetersi come nella prima parte di stagione e la domanda ricorrente che si pongono i tifosi nerazzurri è: “A cosa serve Felipe Melo se in rosa c’è già un calciatore come Gary Medel?”. Mancini ha voluto l’ex Fiorentina per il suo temperamento e per il suo carisma in campo: queste doti, purtroppo per l’Inter, non sono state accompagnate dalla lucidità sul campo e il brasiliano è spesso andato in difficoltà.
INGAGGIO PESANTE- Felipe Melo è costato circa 3,5 milioni di euro ed ha sottoscritto un contratto con l’Inter fino al 30 giugno del 2017 e percepisce uno stipendio da 2,5 milioni di euro netti all'anno (circa 5 lordi). A fine stagione le strade del classe 83 e dell’Inter potrebbero dividersi visto che l’Inter ha già ingaggiato Banega e con ogni probabilità punterà anche su Soriano delle Sampdoria. Kondogbia e Medel sono per ora incedibili, mentre su Brozovic pende un punto di domanda. Il primo indiziato, della linea mediana, a dover lasciare l’Inter è proprio Felipe Melo che non si sarebbe mai aspettato, quest’estate, di essere messo in discussione, per l’ennesima volta, nella sua carriera.