ROMA - C’è sempre un prezzo da pagare quando si cambia vita o si cambia allenatore a mezza strada. La Roma lo sta pagando adesso, sotto forma di un’apparente paralisi delle operazioni. Apparente perché poi c’è una ragione se Walter Sabatini parla con il presidente James Pallotta attraverso una connessione video e non è anche lui a Miami per discutere come si conviene, faccia a faccia e mani sul tavolo.
OFFERTE - La ragione è che ha anche altro da fare. La sua Roma, che evidentemente non può più essere definita la Roma di Garcia, ha bisogno di molte cose, di fiato e tranquillità, di determinazione e maturità, ma soprattutto di qualche trovata sul mercato. Troppi punti deboli in giro per la rosa e paradossalmente la sostituzione di Juan Iturbe adesso è l’ultimo dei problemi. Non si tratta tanto di aspettare il nuovo allenatore, si tratta di concentrarsi su una cosa alla volta. Diego Perotti e Stephan El Shaarawy sono lì inutilizzabili, dovrebbero essere sbloccati nel giro di 48 ore dall’arrivo del nuovo tecnico, ma poi non è detto. Intanto perché ha rimesso il capo fuori Jeremain Lens, 28enne ala olandese del Sunderland che la Roma aveva in lista anche lo scorso anno, prima di scegliere Iago Falque. Costa una decina di milioni e a giudicare dall’interessamento che smuove (Inter, Bologna) è adatto al campionato italiano. Naturale che eventualmente si prende in prestito e riscatto. E’ un’alternativa a Perotti casomai qualcosa andasse storto.
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