Roma, Sabatini insaziabile: c’è spazio per due colpi

Digne in dirittura, il ds insegue Bruno Peres e un mediano
di Marco Evangelisti
3 min

ROMA - Gocciolano le ore e non è un tic tac rilassante quello che ronza nelle orecchie di Walter Sabatini. O forse sì, perché la fine del mercato che si avvicina dev’essere vista dal direttore sportivo giallorosso come una liberazione, un sipario che si chiude su un dramma particolarmente fosco. Sabatini ieri è riuscito nella non semplicissima incombenza di smistare Mattia Destro - che tutti volevano ma nessuno prendeva, per un verso o per un altro - e si è liberato così di un pensiero. Lui vive il suo mestiere con l’intensità di un mistico e le cose lasciate a metà gli pesano sullo spirito. Così si è messo d’impeto, per esempio,a rimediare all’errore commesso a gennaio e alla fine è riuscito a portare Mohamed Salah alla Roma, cosa che non si perdonava di non avere ancora fatto.

ATTESA - Poi è arrivato Edin Dzeko, prima era giunto Iago Falque, infine si è presentato Antonio Rüdiger. Insomma, Sabatini ascolterebbe il tic tac con la rasserenante convinzione di avere rinforzato a dovere la Roma come professione gli ordina. Non fosse che negli echi di quel ticchettio risuona la tensione per l’attesa di un terzino sinistro. O meglio di due, ma il secondo, Emerson Palmieri, arriva oggi dal Santos per pochi soldi e per aspettare con pazienza il suo turno. Sabatini sta aspettando che il Paris Saint Germain gli spedisca in prestito stavolta costosisissimo (per un totale presunto di 18 milioni) Lucas Digne. Il francese è sempre lì lì per essere liberato e invece ancora niente. Per questo nella colonna dei giocatori non di formazione italiana e non under 21 che i regolamenti nuovi consentono c’è ancora una X, con accanto tra parentesi il nome di Ashley Cole. Non appena Digne diventerà della Roma, roba di ore, il contratto dell’inglese verrà consensualmente rescisso. Nella remota ipotesi che non accada Cole se ne andrà ugualmente e nel ruolo ci sarà Sead Kolasinac, 22enne bosniaco dello Schalke 94. Dopodiché il tic tac potrebbe spegnersi dolcemente. Invece non accadrà fino alle 23 del 31 agosto. La rosa del campionato per la Roma è completa e legale perché comprende: 17 giocatori a tesseramento libero; 6 di formazione italiana (Destro è stato appena cancellato dalla lista), e fanno 23 contro un limite di 25. In più ci sono 3 ragazzi nati nel 1994 che faranno parte della prima squadra in pianta stabile, cioè Leandro Paredes, Salih Uçan e il suddetto Emerson. Il terzo portiere, Bogdan Lobont, può essere aggiunto a mo’ di jolly in qualsiasi momento. Attenzione, però: nella lista dei 17 giocatori senza vincoli, limite massimo, ci sono uomini che potrebbero essere ceduti senza particolari angosce. Victor Ibarbo e Juan Manuel Iturbe in prestito, più difficilmente Gervinho. Adem Ljajic è di formazione italiana ma si prende a buon prezzo, buono per la Roma evidentemente.

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