MILANO - Meglio la Cina dell’Australia. Nelle prossime ore, infatti, con una nuova offerta di 22-23 milioni di euro, il Milan farà di tutto per spingere la Roma a non far imbarcare Romagnoli sul volo che porterà la comitiva giallorossa dall’altra parte del mondo per sfidare prima il Real Madrid e poi il Manchester City (entrambe le sfide si disputeranno a Melbourne). Il decollo è previsto per domani, con appuntamento per il difensore, che l’altra notte ha avuto un diverbio in un locale della Capitale, ancora fissato direttamente in aeroporto. Insomma, i tempi sono strettissimi. Tuttavia, non sarebbe obbligatorio trovare immediatamente un’intesa completa con la Roma: basterebbe mettere in piedi l’operazione, riducendo sensibilmente le distanze. A quel punto, anche per il club giallorosso diventerebbe preferibile trattenere Romagnoli in Italia. Inoltre, se la trattativa dovesse sbloccarsi, non sarebbe un azzardo immaginare il difensore sul volo che porterà il Diavolo in Cina, in partenza il prossimo 21 luglio.
CHIUSURA A META’ STRADA? - Un significativo passo avanti sarebbe avvicinare l’offerta rossonera alle richieste della Roma. La scorsa settimana il Milan era arrivato a mettere sul tavolo 18 milioni di euro, più 2 di bonus. Ma il club capitolino non si era per nulla scaldato, anzi era rimasto fermo sulle sue posizioni, ovvero su una valutazione di una trentina di milioni abbondanti. Tutto, comunque, rientra nella logica delle normali schermaglie di mercato. Se il Diavolo dovesse davvero alzare la posta, allora anche Sabatini, presumibilmente diventerebbe più malleabile. Come premesso, Galliani dovrebbe arrivare a breve a 22-23 milioni, compresi i bonus. Non è detto che bastino, ma la sensazione è che possano essere sufficienti per una svolta. E comunque sempre più segnali indicano che a quota 25 si possa chiudere. Anche perché in casa giallorossa c’è la necessità di incassare, per andare all’assalto dei nuovi innesti previsti: Dzeko, su tutti, ma anche Baba.
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