Ibrahimovic, che derby Milan-Inter!

Dopo l’irruzione nerazzurra, i rossoneri partono all’attacco: rialzata l’offerta a Zlatan, triennale da 7,5 milioni a stagione. Però Mancini non si ferma
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ROMA - Un’estate a tutto derby. Da quello per Kondogbia, con duello sul campo neutro di Montecarlo, a quello che si sta per infiammare su Ibrahimovic. Ma se il primo rientrava nell’ordine delle cose, nel senso che sia Inter sia Milan avevano necessità di un grande rinforzo per il centrocampo e il francese era oggettivamente uno dei pezzi pregiati sul mercato, quello per lo svedese è scoppiato all’improvviso. Il Diavolo sembrava l’unico “corteggiatore”, peraltro pubblicamente dichiarato grazie alle ammissioni di Berlusconi («Ibra? Se arriva, ce lo prendiamo»), così l’irruzione dell’Inter è stata una sorta di fulmine a ciel sereno. Ebbene, dopo aver perso la sfida per Kondogbia, ovviamente il club rossonero non si potrebbe permettersi una sconfitta anche per l’uomo di Malmoe. La squadra nerazzurra, però, ha già dimostrato si essere pronta, in caso di necessità, a sfoderare l’artiglieria pesante. Il rischio, quindi, è che si possa scatenare un’altra asta, con il Paris Saint-Germain e Ibrahimovic come principali beneficiari. Difficile, però, che Inter e Milan si vogliano far trascinare in un più che probabile bagno di sangue. Più facile che a far pendere la bilancia da una parte piuttosto che dall’altra siano i rapporti con le varie parti in causa, oltre alla capacità di trovare argomenti convincenti.

DA BIENNALE A TRIENNALE - Da questo punto di vista, è lecito concedere un certo vantaggio al Milan, che sta battendo la pista da molto più tempo rispetto ai nerazzurri. È vero che Galliani si è affidato a Raiola per portare avanti ogni discorso, ma intanto ha dato una disponibilità di massima alle richieste di Ibra:inzialmente si parlava di un biennale da 8,5 milioni di euro, ora la proposta sarà un triennale da 7,5.

 E, al di là di tutto, con il procuratore campano c’è un’intesa ormai consolidata dalle tante operazioni concluse in questi ultimi anni. La notizia dell’intromissione nerazzurra, però, è stata accolta con un pizzico di apprensione. Si può accettare, infatti, l’attesa dovuta alle mosse del Paris Saint-Germain, che prima di liberare lo svedese vuole comunque mettere a segno un grande colpo. Ma dover affrontare un avversario come l’Inter, con il precedente freschissimo di Kondogbia, non può lasciare tranquilli.

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