ROMA - Come quei fuochi d’artificio che improvvisamente fioriscono in un ombrello colorato, Carlos Bacca ha dovuto passare i venticinque anni e anche dimenticarli prima di diventare un giocatore di primo livello. Quel tipo di giocatore che la Roma sta cercando per concimare un attacco quest’anno piuttosto arido. Due stagioni fa Bacca giocava a Bruges che è un bellissimo posto ed è patrimonio dell’umanità ma non esattamente la capitale europea del calcio. Lo aveva cercato la Lazio e qualche sorriso di compatimento in giro s’era visto. Adesso a sorridere sono rimasti quelli del Siviglia con due Europa League appese nel palmarès. Bacca le ha inchiodate entrambe con 7 gol ciascuna e per essere più precisi possiamo sottolineare anche i 20 realizzati nell’ultimo campionato spagnolo, nel quale si segna parecchio però non è che ci riescano tutti.
APPETITO - Bell’affare anche piuttosto sostenibile se la Roma intende, come intende, spendere la maggior parte dei fondi a disposizione per un centravanti. Con il Siviglia si discute per limare la clausola rescissoria che è di 30 milioni, al giocatore uno stipendio che va sui 4 milioni con i premi e la paura può passare. Ovvio che in questa fase il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini non si permette di trascurare nessuna possibilità e va a parlare anche con gli agenti di Edin Dzeko, il bosniaco del Manchester City. Viene voglia di chiedere a Sergio Barila, il procuratore di Bacca, se anche lui è stato contattato dalla Roma. Risposta classica: «Nessun commento». Se l’esperienza vale qualcosa, significa che è accaduto. Ma quel che più conta a Barila sembra venire appetito quando si parla della Roma. «Bacca in questo momento è totalmente concentrato sulla Nazionale colombiana e sulla Coppa America. E al Siviglia sta bene. Non può che essere grato al club che lo ha valorizzato e gli ha offerto la possibilità di mostrarsi su palcoscenici di livello internazionale». Però: «Il mercato è imprevedibile. Aspettiamo che torni dal Cile, poi incontreremo il Siviglia e valuteremo che cosa fare». La fase a gironi della Coppa America si chiude il 21 giugno, la finale c’è il 4 luglio, quindi la data di rientro di Bacca è vaga. Meno vaghe sono già adesso le sue intenzioni, come si capisce dalle parole di Barila: «Se Bacca lascerà il Siviglia non sarà per soldi. Ha già quello che desidera: la possibilità di disputare la Champions League, un posto che piaccia a lui, alla moglie e ai due figli».
OFFERTE - Chiaro che alla Roma avrebbe tutto ciò e anche di più. Con qualche bonus piuttosto importante. «Carlos è profondamente credente. A Roma c’è il Papa. E a parte questo stiamo parlando di uno dei migliori club d’Europa».
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