LONDRA - Quando qualcuno ha bisogno di essere rigenerato, di vincere, il primo nome che viene in mente è sempre quello di José Mourinho. Il Tottenham non fa eccezione, fuori Pochettino, capace di trascinare in finale di Champions League contro il Liverpool gli Spurs ma in crisi di risultati in questa stagione, e dentro lo Special One. I social sono impazziti all'ufficialità della notizia, è il solito effetto Mou che accende le piazze ovunque vada. Certo che il presidente del Tottenham, Mr. Levy, non ha dovuto badare a spese per convincere il portoghese: in Inghilterra parlano di uno stipendio da 17,5 milioni di euro a stagione fino al 2023.
Mourinho: "Non allenerò mai il Tottenham"
Mai dire mai, caro José. Non serve una memoria di ferro per ricordare le parole pronunciate da Mourinho che in queste ore stanno facendo il giro del mondo. Un rifiuto in piena regola stampato nella storia recente del Tottenham: era il 2015, lo Special One cercava panchina dopo la seconda era al Chelsea e prima dell'offerta - poi accettata - del Manchester United arrivò quella degli Spurs. Ma Mou declinò così: "Non posso dire di sì perché amo troppo il Chelsea e i suoi tifosi". Dopo quattro anni la storia dice altro.