La Spagna riparte da Julen Lopetegui

A un mese scarso dai gol di Chiellini e Pellè, che di fatto hanno messo fine all'epoca più gloriosa della storia della nazionale iberica, il tecnico basco è stato designato come l'erede di Del Bosque. Scelta molto gradita da parte del nucleo forte della Roja.
La Spagna riparte da Julen Lopetegui© EPA
Andrea De Pauli
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MADRID (SPAGNA) - A 24 giorni dall’eliminazione shock negli ottavi dell’ultimo Europeo, per mano dell’Italia di Antonio Conte, la Spagna annuncia il nome dell’erede di Del Bosque. Toccherà a Julen Lopetegui raccogliere l’eredità di Don Vicente e guidare la Roja verso il prossimo Mondiale che si celebrerà in Russia nel 2018. Nel corso della presentazione ufficiale, organizzata in fretta e furia nella cittadella sportiva di Las Rozas, il nuovo ct ha elogiato il predecessore e ha annunciato una linea di continuità con il progetto precedente, inaugurato da Luis Aragones con il successo nel 2008 nella rassegna continentale e, poi, proseguito dallo stesso Del Bosque, capace di conquistare Mondiale ed un nuovo Europeo, tra il 2010 e il 2012. “Non ci saranno rivoluzioni, ma evoluzioni, sempre rimanendo coerenti alla nostra idea calcistica”, la dichiarazione d’intenti del fiammante seleccionador. “Non ho ancora avuto la possibilità di parlare con Vicente, ma sarà una delle prime cose che farò. Ha fatto un lavoro esemplare, in tutti i sensi. L’ossatura della squadra rimarrà pressoché immutata, visto che la gran parte dei ragazzi sono al top della carriera, ma al contempo cercheremo di inserire i i giovani più meritevoli”.

L’UOMO DELLO SPOGLIATOIO - A quanto sembra, la pressione del gruppo della Roja, che ha già lavorato in passato con il tecnico, si è rivelata decisiva per la scelta del nome di Lopetegui, che il presidente federale José Maria Villar ha preferito a quello degli altri candidati, Paco Jemez, Caparros e Camacho. Il nuovo ct, nato ad Asteasu, nei Paesi Baschi, il 28 agosto del 1966, dopo un’onesta carriera da portiere, infatti, si è fatto notare come allenatore alla guida delle varie rappresentative spagnole, riuscendo a conquistare gli Europei Under19 nel 2011 e nel 2012, e quello Under21 nel 2013. Esperienze che hanno preceduto l’anno e mezzo di avventura al Porto e che gli hanno permesso di conoscere bene una significativa rappresentanza dei giocatori con cui avrà a che fare nel corso del prossimo biennio. “Non so nulla delle preferenze dei calciatori”, il commento di Lopetegui. “Io sono stato chiamato dal presidente e questo mi ha reso contentissimo. Ovviamente i giocatori li conosco tutti bene e questo potrebbe essere un bel vantaggio. Siamo determinati a portare avanti il nostro stile e una certa immagine del calcio spagnolo”.

@andydepauli

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