Arabia Saudita, la denuncia delle Wags: "Insultate per le spalle scoperte"

Il racconto di un gruppo di mogli, rimaste anonime, sulle difficoltà affrontate nel paese
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L'Arabia Saudita è diventata il paradiso del calcio, almeno del punto di vista economico. Da Ronaldo a Benzema passando per Neymar e Firmino, sono tanti i calciatori che hanno deciso di dire addio al calcio europeo per abbracciare i tanti, tantissimi soldi offerti dai vari club sauditi.

Il racconto delle Wags

Eppure la vita in Arabia Saudita non è semplice, soprattutto per le famiglie e le mogli dei calciatori che hanno dovuto fare i conti con le regole molto rigide che vigono nel paese. Così un gruppo di Wags ha rilasciato diverse testimonianze molto forti al Daily Mail spiegando le difficoltà che hanno dovuto affrontare.

"Insultate e rifiutate da negozi e ristoranti"

Diverse donne hanno parlato di come siano state insultate pubblicamente, di come siano state molestate verbalmente per strada o di come gli sia stato negato l'accesso in negozi e ristoranti a causa del loro vestiario. "Sono stata allontanata dai alcuni centri commerciali solo perché la parte superiore delle mie braccia e le mie spalle non erano coperte. A volte le donne ti urlano insulti e può essere molto spaventoso. Non puoi comportarti in modo naturale come in Occidente. Devi stare in guardia ogni volta che esci, quindi tendi a non uscire". E ancora: "Una volta sono stata sgridata solo perché si vedevano le spalle e parte delle gambe. Non possiamo indossare pantaloncini in pubblico, nonostante il caldo. Non puoi indossarli nemmeno in spiaggia. E se lo fai, le persone ti guardano come se ti odiassero. Può essere molto intimidatorio", queste le parole di alcune Wags che hanno rilasciato le loro dichiarazioni in forma anonima.


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