Cina, Clattenburg ci pensa: «Se facessero un'offerta...»

«I soldi non hanno mai guidato un arbitro, però...»: così l'arbitro inglese apre alla possibilità di finire nella ricca Super League cinese
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ROMA - Mark Clattenburg non chiude le porte alla Cina, anzi. Il fischietto inglese, salito alle cronache per le voci che lo vedono obiettivo della miliardaria Super League cinese, evidentemente non sazia dei grandi colpi di calciomercato, l'ultimo in ordine di tempo Carlos Tevez, prende finalmente posizione sulle notizie che l'hanno chiamato in causa. "La Cina sta cercando sicuramente di far crescere il suo calcio - ha dichiarato Clattenburg ad Associated Press. "Se l'occasione arriva, magari più avanti - ora sono sotto contratto con la Premier League", ha continuato l'arbitro. "Devo guardare in prospettiva la mia carriera a lungo termine. Per quanto tempo posso essere un arbitro? Sono in Premier League da 12 anni. Questi sono stati 12 anni meravigliosi".

ARBITRO DELL'ANNO - Clattenburg, che ha arbitrato le più grandi finali di calcio del 2016 (Europeo, Champions League ed FA Cup), ammette quindi che prenderebbe in esame un futuro in Cina: "Non c'è offerta sul tavolo; ma se facessero un'offerta, verrebbe presa in considerazione. Ma al momento ho ancora il piacere di lavorare per la Premier League e per la UEFA". Il 41enne direttore di gara è stato nominato "Arbitro dell'anno" ad una cerimonia di premiazione all'inizio di questa settimana a Dubai, e ha riconosciuto che sarebbe di suo gradimento poter aiutare un paese come la Cina ad innalzare i suoi standard arbitrali, perché "l'arbitraggio è una parte importantissima del calcio".

COME WEBB - Per Clattenburg non è però questione di soldi: "Il denaro non ha mai guidato un arbitro... È la possibilità di fare qualcosa di diverso, magari aiutando il reclutamento". Ha concluso quindi l'arbitro: "Se non è successo ora, proverò a farlo in futuro, un po' come ha fatto Howard Webb (in Arabia Saudita), dove si potrà dare una mano per creare una nuova realtà arbitrale".


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