Il Cristiano Ronaldo del futsal in Italia: "Ricardinho all'Ecocity Genzano"

O' Magico sceglie la Serie A. "Voglio vincere anche qui". Tuccillo non sta nella pelle: "Così l'abbiamo preso". Il retroscena di Francesco D'Ario: "Ho fatto tornare il sorriso a un presidente caduto in depressione".
Il Cristiano Ronaldo del futsal in Italia: "Ricardinho all'Ecocity Genzano"
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Genzano e il movimento italiano del calcio a 5 diventano ombelico del mondo. Tutto merito di Vincenzo Tuccillo e del suo capolavoro: portare in Italia il Cristiano Ronaldo del futsal: Ricardo Filipe da Silva Braga, per amici e nemici sportivi semplicemente O’Magico Ricardinho, la risposta europea a Sua Maestà Falcão, di cui tra l’altro è un amicone.

CHI È RICARDINHO

Sei volte eletto a furor di popolo il miglior giocatore al mondo di futsal. Quindici “scudetti”: sei in Spagna con l’Inter Movistar e cinque col Benfica in Portogallo. Due in Giappone col Nagoya, uno Francia a Parigi, l’altro in Lettonia con il Riga. Tre Champions di cui è il miglior marcatore di tutti i tempi. Oltre un milione di follower su Instagram. Il soprannome che vale più di mille parole: O' Magico. L’eco del super acquisto dell’Ecocity ha rimbombato in tutto il mondo, generando un’attenzione clamorosa su Genzano e l’Italia intera.

LE PRIME PAROLE

“L'idea di venire in Italia è nata da un colloquio con l’Ecocity Genzano e dall'amore e dalla voglia dimostratami dalla famiglia Tuccillo”. Così parlò Ricardinho, che poteva seguire Pany Varela in Arabia Saudita, ma ha scelto l’Italia. “Ho giocato contro la Feldi Eboli in Champions - continua l’asso lusitano - immaginavo la forza delle italiane, così ho deciso di rimettermi in gioco a 38 anni in un campionato molto competitivo, tosto e fisico”. L’Ecocity Genzano sarà la sua nona squadra, l’Italia il suo settimo paese. Ha vinto ovunque. “Proverò a farlo anche in Italia. Sarò un professionista come sempre, lavorerò duro per poter dare una mano alla squadra, non so se con gol o assist, magari ci saranno partite in cui dovrò pensare solo a difendere, di certo darò tutto per questa maglia, anche in segno di gratitudine al presidente Tuccillo e alla sua famiglia”.

TUCCILLO SOTTO LE LUCI DELLA RIBALTA

Aspettando un top player la cui fama l’ha già preceduto in Italia (il suo arrivo è previsto domenica, venerdì 6 settembre la presentazione ufficiale presso un’aula consiliare del comune di Genzano gremita in ogni ordine di posto), Vincenzo Tuccillo si gode le luci della ribalta. “È da circa un anno che gli stiamo appresso. All’inizio mia moglie Serena non voleva che lo prendessi, era scettica”. Tutto cambia nel viaggio di questa estate in Portogallo da parte della famiglia Tuccillo. “Siamo stati suoi ospiti e abbiamo scoperto l’uomo Ricardinho: una persona eccezionale che ha voluto conoscere i nostri programmi prima dell’offerta economica, che si è commosso quando mio figlio Gennaro in videochiamata aveva le lacrime agli occhi nel vederlo, che ha convinto mia moglie in un attimo. Noi a Genzano mettiamo davanti la persona al giocatore: Ricardinho ha accettato per il nostro progetto, altrimenti non sarebbe venuto. Non so se vincerò con lui, il calcio a 5 è lo sport del diavolo, ma sono felice di essere il primo presidente ad aver portato Ricardinho in Italia, grazie anche a Francesco D’ario, lui è più paziente di me, mi ha tenuto calmo anche quando la trattativa sembra sfumata. Cosa dirò a Ricardinho appena verrà a Genzano? Lo abbraccerò, ha mantenuto la promessa”.

IL RETROSCENA DI D’ARIO

Dietro all’acquisto più grande della storia del futsal c’è sì la passione e la voglia di Vincenzo Tuccillo, ma un ruolo importante lo ha giocato anche Francesco D’Ario, un po' uomo mercato dei castellani, un po' braccio destro del presidente dell’Ecocity Genzano. “Ci avevo provato già ai tempi della Cogianco, ma fu impossibile. Stavolta è partito tutto come uno scherzo, l’assalto vero e proprio c’è stato a gennaio. Gli sono stato dietro tanto tempo”. All’improvviso il post di Ricardinho in Arabia. “Eravamo ad Avellino in trasferta - ricorda D’Ario - quando alla notizia il presidente è caduto in depressione. Ho provato ha rincuorarlo, quando sono salito in stanza dove avevo lasciato il cellulare, ho letto il messaggio di Ricardinho: era solo un scherzo. L’ho fatto vedere a Vincenzo: gli è tornato subito il sorriso”.


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