Mercato Juve, virata su Hancko se salta Araujo

Le difficoltà di arrivare al difensore del Barcellona spingono i dirigenti bianconeri verso il difensore del Feyenoord
Mercato Juve, virata su Hancko se salta Araujo© Getty Images
Giorgio Marota
4 min

TORINO - Quella di Araujo è diventata una cima tempestosa: dopo tutta la fatica per raggiungerla, la Juve si ritrova esposta ai venti. Quando in un club come il Barcellona il presidente (Laporta), il ds (Deco) e l’allenatore (Flick) comunicano pubblicamente di volerti blindare, viene difficile credere che il mal di pancia - pur presente - possa spingerti altrove. Così il centrale uruguaiano, ieri titolare in Coppa del Re contro il Betis, nelle ultime ore avrebbe ripensato alla propria situazione, facendo sapere alla Juve che quell’interesse così convinto l’ha davvero lusingato, ma poi tutto sommato in Catalogna non si sta così male. La Signora però non molla l’osso. Bremer si è rotto il crociato il 2 ottobre e 106 giorni dopo la notte di Lipsia Thiago ha già affrontato 20 partite senza il brasiliano, stressando fino all’inverosimile i muscoli e la tenuta mentale di Gatti e Kalulu. Con Danilo in uscita, gli serve un altro centrale il prima possibile e la trattativa per Araujo resta quella più avviata. È l’affare che sabato portò Giuntoli a uno slancio di ottimismo promettendo «novità in settimana». Curiosamente, questo percorso si è arenato, mentre le trattative parallele per Costa e Kolo Muani si sono già chiuse con delle fumate bianche.

 

Juve, avanza Hancko

L’uomo mercato bianconero proverà fino all’ultimo a convincere il Barça con la formula del prestito e obbligo di riscatto a 35 milioni. I blaugrana ne chiedono almeno 50. Trentacinque milioni è anche il prezzo esposto sul cartellino di David Hancko, che la Juve però valuta tra i 25 e i 30. Due gli ostacoli: il Feyenoord venderebbe il suo colosso difensivo a gennaio (e non a giugno) solamente a fronte di un’offerta ritenuta irrinunciabile, in più c’è la necessità di intavolare e chiudere la trattativa in tempi record, dato che da qui a fine gennaio, dopo il derby e l’Atalanta, la Juve è attesa da Milan e Napoli in campionato e da Bruges e Benfica in Champions. In due settimane i bianconeri si giocano milioni e futuro e si augurano di non doverlo fare ancora con una difesa rattoppata. Hancko, manco a dirlo, a Torino verrebbe di corsa: in Italia ha già giocato (5 gare con la Fiorentina nel 2018-19), ma nel frattempo è cresciuto e ha acquisito una notevole esperienza internazionale.

 

Juve, le altre piste di mercato

Se il Milan non avesse cambiato allenatore, probabilmente Tomori sarebbe già juventino. Con Fonseca l’inglese era retrocesso nelle gerarchie, con Sergio Conceiçao invece ne ha giocate 4 su 4 da titolare. I dialoghi tra i club, però, erano già cominciati prima dell’avvicendamento: ecco perché Tomori resta nell’orbita bianconera. Il fattore concorrenza potrebbe alzare un muro: il Milan sarà disposto a rinforzare una diretta rivale dopo averle già venduto, con lo sconto, anche Kalulu in estate? Sul taccuino di Giuntoli è spuntato nel frattempo il nome di Axel Disasi del Chelsea: il ventiseienne sta giocando pochissimo con Maresca e, soprattutto, lo sta facendo in un ruolo non propriamente suo, quello di terzino. La Juve può prenderlo in prestito rivitalizzando un investimento da 45 milioni nel 2023. Non tramontano neppure i nomi di Antonio Silva e Danso: il primo è appeso al filo del superprocuratore Mendes, che sta tentando di lavorare ai fianchi di un Benfica irremovibile sul prezzo di 40 milioni, l’austriaco (in estate non superò le visite con la Roma) al Lens sta vivendo l’ennesima annata da protagonista ma sarebbe l’extrema ratio di un mercato che sta incontrando difficoltà proprio nel cuore della difesa. Era la priorità assoluta. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA