Napoli, risposta da squadra all’addio di Kvara 

Leggi il commento sul successo della formazione di Conte contro il Verona
Napoli, risposta da squadra all’addio di Kvara 
© Getty Images
Pasquale Salvione
4 min

Una risposta da Napoli. Da squadra vera, da gruppo unito, da giocatori con gli attributi. Chi si aspettava uno sciame di negatività dopo l’annuncio dell’imminente cessione di Kvara è stato omaggiato con una vera e propria esibizione. Sarà stata anche la voglia di cancellare l’umiliante sconfitta dell’andata, ma il Napoli ha lasciato solo le briciole al Verona. Una superiorità schiacciante, un risultato mai in discussione, l’unico rammarico è di non aver ancora risolto definitivamente il problema del gol. Si crea tanto, in rapporto si segna poco. Ma Conte lo ribadisce ogni volta: c’è un percorso da fare, c’è tanto da migliorare. Di sicuro i risultati aiutano a lavorare meglio durante la settimana. Al Maradona è arrivata la quinta vittoria di fila, la terza senza prendere gol. Ma soprattutto una risposta di grande sostanza da parte di tutti, anche da chi finora ha giocato meno come Juan Jesus e Spinazzola. In una squadra che funziona tutti riescono a recitare la loro parte al meglio. Merito ovviamente dell’allenatore, perché i progressi sono evidenti e i risultati lo evidenziano. Mantenere il provvisorio vantaggio sull’Inter e soprattutto allungare sull’Atalanta, è il miglior biglietto da visita per affrontare la settimana che porterà allo scontro diretto con Gasperini.

E soprattutto per prepararsi al giorno dell’addio ufficiale di Kvara, quello che chiuderà una parentesi meravigliosa della storia del Napoli. Resterà per sempre la sua firma sulla fantastica cavalcata del terzo scudetto, insieme con Osimhen è tornato a far impazzire di gioia una città che non provava quelle sensazioni dal 1990. I suoi numeri, le sue magie e i suoi capolavori non potranno mai essere dimenticati da una tifoseria che ha sempre amato i giocatori di qualità. Il calcio, però, è così: le storie d’amore non durano (quasi mai) per sempre. Adesso bisogna voltare pagina, dimenticare i gemelli tricolore e ripartire. Per chi ha superato anche l’addio di Maradona, non può essere sicuramente un problema. In questo momento i tifosi azzurri hanno due certezze: una società solidissima e un allenatore top.  

De Laurentiis già in estate ha dimostrato tutta la sua potenza di fuoco: nel primo anno senza gli introiti delle coppe europee ha avuto la forza di investire quasi 150 milioni sul mercato, grazie alla sua gestione accorta e lungimirante del club. Conte in pochi mesi sulla panchina azzurra ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatto. Ha ridato un’identità alla squadra, ha rianimato giocatori che sembravano ormai spenti, ha risvegliato la passione della piazza, è tornato a dominare. Insieme con il presidente e il ds Manna troverà sicuramente la soluzione migliore per il futuro. I nomi per la sostituzione sul tavolo sono tanti, le valutazioni sono molteplici, la scelta va fatta in assoluta serenità. Il Napoli, come dice spesso l’allenatore, deve diventare un punto di arrivo, non di passaggio. E non finirà di certo con l’addio di Kvara. Anche se sarà difficile spiegarlo al piccolo bambino napoletano Khvicha. Lo avevano chiamato così due anni fa, in piena estasi scudetto. Quando sarà grande capirà.  


© RIPRODUZIONE RISERVATA