Juve, Kolo Muani è la prima scelta: ma il rebus dell'attacco si gioca su più fronti

Sull’attaccante del Psg ci sono però anche Tottenham e Manchester United
Juve, Kolo Muani è la prima scelta: ma il rebus dell'attacco si gioca su più fronti
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Andrea Losapio
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Avanti piano. La Juventus cerca di risolvere il proprio cubo di Rubik, partendo dall’attaccante. Perché continuano i contatti con gli agenti di Kolo Muani, così come con il Paris Saint Germain per cercare una quadratura. Sull'ingaggio, dove il PSG deve comunque dare un contributo perché guadagna otto milioni lordi per sei mesi, oltre che sulla formula. Perché il prestito secco è un'opzione contemplata, ma nelle ultime ore ci sono stati interessamenti di due club, in particolare, dall'Inghilterra. Il primo è il Tottenham, mentre il secondo è il Manchester United, alla ricerca del sostituto di Rashford - che rimane in uscita - e che incidentalmente potrebbe smuovere la situazione di Joshua Zirkzee.

 

Kolo Muani, il prescelto

Kolo Muani è il preferito per l'attacco juventino perché non va a cambiare gli equilibri instabili in casa Juve, con un Dusan Vlahovic che continua a rappresentare l'asset più importante e quindi andrebbe tutelato, e soprattutto non è un impegno così gravoso in ambito prettamente economico. Dunque i progressi sono evidenziati sì da quello che intercorre fra Torino e Parigi, ma anche perché il rischio è di restare con il cerino in mano. Lo United ha sempre chiesto l'obbligo per Zirkzee, lo stesso olandese vedrebbe l’addio come una sconfitta e preferirebbe rimanere in Premier League. Il gioco a incastri quindi va avanti a rilento e la necessità di avere un'apertura dalle varie società per il prestito è prioritaria, ma non è facile a inizio gennaio.

 

Juve, serve almeno un difensore

Poi c'è l'incognita difensore, perché avanza Roland Araujo, uruguaiano del Barcellona. Anche qui con mille distinguo, perché se è vero che lui è affascinato dall'ipotesi di giocare in Italia, dall'altro c'è una questione di opportunità e l'altra economica: la prima è data dalle perplessità - o remore - sul recente infortunio che gli ha fatto saltare praticamente tutta la prima parte della stagione. La Juventus deve dare a Thiago Motta un centrale sì di peso, ma anche integro e che sia già pronto per giocare. In questo senso è utile la partita di Coppa del Re disputata - con assist - pochi giorni fa, mentre ieri Hans Flick gli ha preferito Cubarsì e Inigo Martinez per la sfida contro l'Athletic di Bilbao. Poi c'è il contratto, che è uno scoglio discretamente ingombrante: Araujo va in scadenza al 30 giugno del 2026 e sarebbe una mossa pericolosa cederlo in prestito, con dodici mesi rimanenti, senza rinnovarlo in anticipo. Ed è proprio su questo che ragiona il Barça, vuole prima assicurarsi di prolungare l'accordo, altrimenti la cessione a titolo definitivo va per la maggiore, forse come unica scelta plausibile, mettendo in difficoltà i bianconeri

 

Juve, le altre piste di mercato

Gli altri nomi sono quello di Christensen - che tornerà disponibile a fine mese, un problema in più - sempre del Barcellona, poi Antonio Silva e Hancko, per cui serve un'offerta a titolo definitivo. Jorge Mendes sta cercando di lavorare ai fianchi il Benfica, perché il rapporto del centrale con il tecnico Bruno Lage è ai minimi termini e l'intenzione è quella di andarsene. Lo slovacco rimane il preferito, ma è più probabile per giugno. Capitolo cessioni: Douglas Luiz è una opportunità per il Nottingham Forest, che è fra i club che hanno chiesto informazioni con insistenza. È secondo in classifica, vuole raggiungere la Champions League, sarebbe un ottimo regalo per Nuno Espirito Santo. C'è un problema valutazione, per evitare una minusvalenza servono circa quarantacinque milioni. Qualora dovessero arrivare la Juventus potrebbe muoversi molto più liberamente sulla scacchiera del mercato.


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