Violenza sugli arbitri: il Lazio senza calcio

Una presa di posizione forte per dire basta: tutto paralizzato, dall'eccellenza all'Under 14
Edmondo Pinna
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Quattordici presidenti su 14, nessuno escluso. Un documento congiunto, un solo obiettivo: una presa di posizione forte per dire basta alla violenza sugli arbitri. Sciopero delle designazioni per il prossimo week end, nessuna partita nel Lazio, calcio (giustamente) paralizzato, dall'eccellenza all'Under 14. L'ultimo episodio, purtroppo, ha avuto come vittima Edoardo Cavalieri di Civitavecchia, trent'anni, fisioterapista nella vita di tutti i giorni, aggredito durante Corchiano-Celere (III categoria, girone A). La prognosi è di 30 giorni per l'infrazione del capitello radiale al gomito sinistro. Per un fisioterapista, danno grave. Ma quello morale fa più male, perché la scia di violenza non accenna a fermarsi. II caso-Bernardini (l'arbitro che fini in coma dopo un'aggressione nel novembre del 2018) che il Corriere dello Sport-Stadio rivelò per primo e che interessò anche il Ministero dell'Interno, non è servito a nulla. Daqui la protesta: tutti i presidenti, fra i quali spicca la firma di Daniele Doveri, patron di Roma1, «convengono di astenersi dal designare arbitri e assistenti arbitrali per le gare di qualunque categoria in programma nel prossimo fine settimana (6,7e8 dicembre 2024)»>, decisione «forte e non rinviabile». Documento mandato al presidente del Cra Lazio della LND, Roberto Avantaggiato, che allo sciopero avrebbe opposto un ritardo nei match di 15'. Incontrando l'opposizione (giustificata, vista la gravità del momento) degli arbitri. leri sera la call che ha rotto gli indugi, presente anche il presidente del Cra Aia Lazio, Massini (potrebbe essere il prossimo vicepresidente dell'Aia se vincerà Zappi). Sciopero questo week end e se la violenza non si ferma si andrà avanti. Il Lazio ha preso posizione, le altre Regioni (dove in alcuni caso la violenza è ancora maggiore) potrebbero seguirlo.


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