Un ex calciatore alla guida della Figc: torna di moda lo slogan più gettonato di ogni tornata elettorale, fin qui mai stato davvero realizzabile a causa dei complicati meandri della politica sportiva. Oggi c’è chi vorrebbe Del Piero sulla poltrona più ambita (e scomoda) e chi sarebbe disposto a scommettere su una comunicazione imminente dell’ex capitano bianconero, magari già domani nello studio di Sky prima di Aston Villa-Juve. Un’ipotesi, quest’ultima, che i vertici dell’emittente tenderebbero a escludere. Comunque, alla sua porta hanno già bussato quelli che rappresentano l’opposizione a Gravina (la cordata Lotito-Cairo-De Laurentiis), chi timidamente e chi con maggior convinzione. Del Piero, inizialmente scettico, si sarebbe messo all’ascolto. Con una convinzione solida: Gravina, in attesa di sciogliere la riserva sulla ricandidatura, ha già parlato di «certezza del risultato» e di «numeri importanti», quindi, nonostante l’abitudine alle imprese, Pinturicchio non vorrebbe giocare una partita che rischia di essere persa in partenza.
Del Piero possibile candidato: le reazioni
Per essere candidato alle elezioni del 3 febbraio è necessario che una componente, a maggioranza, presenti il suo nome. C’è tempo fino a Natale. Nel caso della Serie A, servono 11 società su 20. Numeri oggi complessi da raggiungere, considerato che in 12 si sono astenuti alla votazione dello statuto federale mandando un segnale pro-Gravina e che 11 tra questi (Atalanta, Bologna, Como, Fiorentina, Inter, Juve, Monza, Parma, Roma, Udinese e Venezia) hanno preso le distanze dalla fronda più oltranzista inviando delle lettere per scongiurare un’azione legale nei confronti della Figc. In A ci sono anche pesanti manovre interne per spodestare Casini. La mossa Alex, in realtà, potrebbe essere stata ideata per spaccare l’Assocalciatori, una parte dello zoccolo duro (vale il 20%) a sostegno dell’attuale presidente. «L’ipotesi mi ha sorpreso - ha detto ieri il presidente del Coni, Malagò - Non ho la più pallida idea se ci sia un elemento di veridicità, che penso sia probabile». Beppe Bergomi ha detto che Del Piero «sarebbe perfetto, è un ragazzo preparato, ha voglia di far bene ed è un personaggio di spessore e di cultura. A 50 anni è pronto». «Sarebbe una ventata nuova avere un grande calciatore a capo della federazione - il pensiero di Bruno Giordano - Forse è arrivata anche l’ora. Sotto l’aspetto della gestione del calcio giocato ne sa più di tanti altri».