Milan-Juve, universali contro: Reijnders e Koopmeiners si sfidano

Sanno fare tutto: difendere, rifinire, concludere, aiutare  il compagno. E hanno grande visione di gioco. Uno è già irrinunciabile per Fonseca, l’altro ha stregato Motta
Milan-Juve, universali contro: Reijnders e Koopmeiners si sfidano
Alberto Polverosi
4 min

Due olandesi al comando di Milan-Juventus. Tijjani Reijnders e Teun Koopmeiners, ventisei anni tutt’e due, un primo pezzo di carriera da compagni di club, prima nei giovani dell’AZ Alkmaar poi nella prima squadra. Koopmeiners se n’è andato nell’agosto del 2021, Reijnders due anni dopo, non più compagni ma nemmeno troppo lontani, uno a Bergamo e poi a Torino, l’altro a Milano. Anche nell’ultima partita dell’Olanda (1-1 in Bosnia) erano insieme, lo juventino in campo, il milanista in panchina, ma per Koeman, il ct, è una fortuna poterli avere in coppia.

Milan-Juve, Reijnders contro Koopmeiners

Hanno caratteristiche simili, sono due centrocampisti capaci di fare tutto: gol, assist, lanci, recuperi, partecipazione alla fase difensiva. Hanno un’ampia visione di gioco, determinano l’azione, possono rifinirla o concluderla, giocano corto o lungo allo stesso modo e soprattutto danno sempre un sostegno al compagno, sanno come farsi trovare, intuiscono il movimento prima degli altri. La scuola olandese li ha segnati, offrono quel dinamismo e quell’intensità che in Serie A è merce rara. Sono giocatori affidabili a cui è difficile rinunciare. Di solito Reijnders parte qualche metro indietro rispetto a Koopmeiners, però questo gli consente di arrivare a sorpresa in area avversaria. In Olanda segnava molto di più Koopmeiners, nella stagione prima del suo arrivo in Italia stabilì il proprio record personale con 15 gol, cifra mai raggiunta da Reijnders. Ma in questa stagione, anche per l’infortunio del bianconero, le posizioni si sono decisamente invertite. Mentre Thiago Motta sta ancora aspettando la prima rete dall’ex atalantino, il milanista è già a quota 4 fra campionato e Champions League (con 3 assist in Serie A), a cui vanno aggiunti due gol segnati in Nations League con l’Olanda. La sua crescita in questa stagione è impressionante, se n’è accorto anche l’ex milanista Ancelotti al Bernabeu (gol e prestazione fantastica in Champions). È diventato fondamentale nella manovra del Milan e per Fonseca è ormai insostituibile. È cresciuto in personalità, in autostima, in fiducia, ora guida la squadra che lo percepisce come il primo riferimento del gioco.

Koopmeiners fatica, Reijnders vola

Koopmeiners sta faticando di più rispetto al suo connazionale. Ha cominciato nella Juventus solo a settembre e quando aveva preso il posto in squadra si è fermato di nuovo per un infortunio. Un gol con l’Olanda (contro l’Ungheria), zero (e un solo assist) nella Juve fra campionato e Champions in un totale di 829 minuti giocati. È quasi un record negativo per Koop che nei tre anni di Atalanta aveva migliorato di continuo la sua media realizzativa, prima 4, poi 10, infine 12 gol. Ora però sembra sulla via del pieno recupero di forma. Lo ha dimostrato nell’ultima gara di campionato, il derby vinto contro il Torino Nel 4-2-3-1 bianconero, Thiago Motta lo ha messo alle spalle di Vlahovic, posizione da trequartista ma piena libertà di movimento. Koopmeiners ha convinto allenatore e critica, per questo possiamo immaginare che il duello fra olandesi di domani pomeriggio in Milan-Juve sia di alto livello, visto che anche Reijnders, nell’ultima di campionato (il 3-3 a Cagliari) è stato fra i migliori in campo, piazzando peraltro un assist fantastico per una delle due reti di Leao. Il Milan ha la necessità di vincere per accorciare sulla Juventus, oggi distante 6 punti, e rientrare in zona-Champions in attesa di recuperare la partita di Bologna. Il rendimento di Reijnders è una garanzia, la sua condizione può aiutare Fonseca in questa rincorsa.


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