Un weekend da cinema

Leggi il commento del direttore del Corriere dello Sport - Stadio
Ivan Zazzaroni
4 min

L'ammissione possibile: abbiamo preso spunto da una battuta del grande regista danese Lars von Trier che un giorno disse: «Se sapessi spiegare me stesso con le parole non avrei bisogno di fare film».

Per provare a raccontare gran parte dei nostri primi cento anni - che cadono domani tra Juve-Lazio conclusa da poche ore e Roma-Inter ancora da giocare - siamo in effetti ricorsi al cinema: le parole, anche se di quelle ci nutriamo quotidianamente, non sarebbero bastate.

Un secolo di Corriere dello Sport è un romanzo infinito, magico, complesso: di immagini, ricordi, emozioni che ritornano e di testimonianze. Le testimonianze, in questa occasione, di chi certe sensazioni forti le ha provate in prima persona. Noi, testimoni privilegiati, le abbiamo semplicemente registrate, avendole vissute sul posto, e diffuse per molti anni il giorno dopo e da qualche decennio, nuove e rinnovate, anche in tempo reale, sfruttando - come tutti - la tecnologia. Eroici!, il docufilm che oggi, alle 18.30, presentiamo al Teatro Olimpico, all’interno della Festa del Cinema di Roma, è un insieme di storie vere, istanti che hanno segnato la vita di tutti e scandito le nostre giornate lavorative: dai successi della Ferrari con Montezemolo a quelli più recenti di Pecco Bagnaia; dai titoli mondiali ’82 e 2006 descritti anche da chi se li godette da tifoso (Panatta, Malagò), oltre che da Cannavaro, Totti e Nesta, agli ori olimpici di Fede Pellegrini e Tamberi, ai successi della Errigo, al Triplete di Mourinho, alla strepitosa collezione di titoli di Ancelotti, agli scudetti di Roma, Lazio, Napoli.

Questo docufilm, così come il Corriere dello Sport, va avanti e indietro nel tempo fondendo a poco a poco più piani in un’unica poderosa, fantastica corrente.

Altri film sono - come detto - in programma tra oggi e domani. Quello di Jannik Sinner, nuovamente di fronte a Carlos Alcaraz, su un parquet dell’altro mondo e di tanti milioni che televisivamente ci nasconde spesso la pallina. Il denaro non farà la felicità, di sicuro però si compra tutto lo sport professionistico.

Juve-Lazio è invece una serie che presenta contenuti nuovi come i due allenatori, Motta e Baroni: Thiago è arrivato a Torino su un cavallo bianco, Marco a Roma col Frecciarossa, classe business. Ma sta ugualmente mostrando i frutti di conoscenze che negli ultimi tre anni lo hanno portato a vivere l’esperienza più importante della carriera. Motta, 42 anni, è il nuovo che avanza a grandi falcate; Baroni, 61, è vintage, anzi: veni vidi vintage.

Tutta da seguire è anche Roma-Inter: oppone Ivan Juric, considerato dai più il primo dei precari insieme a Fonseca del Milan, a Simone Inzaghi, tecnico risolto, pur se ancora molto giovane, e per tanti suoi colleghi di riferimento. Non sono loro, gli Eroici!, bensì tutti i tifosi che ancora pagano il biglietto, l’abbonamento allo stadio, le smart card, e consentono allo sport più popolare di andare avanti e a noi di continuare a fare il lavoro più bello del secolo.


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