Figc: Gravina-Balata, cosa c'è dietro le tensioni e le elezioni della Serie B al 12 settembre

Il presidente della Lega B ha avanzato ombre sull'assegnazione dei diritti tv, quello della Figc ha replicato parlando di "dichiarazioni infondate" e il primo ha di nuovo replicato: "Sei andato oltre il tuo ruolo". La situazione
Figc: Gravina-Balata, cosa c'è dietro le tensioni e le elezioni della Serie B al 12 settembre© LAPRESSE
Giorgio Marota
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I diritti tv della Serie B spaccano il calcio italiano e alimentano nuove polemiche tra il presidente di Lega, Mauro Balata, e il numero uno della Figc, Gabriele Gravina: ex alleati nel consiglio federale, oggi divisi quasi su tutti gli argomenti di politica sportiva: dall'agenzia di governo all'emendamento Mulé, dalla nuove norme economiche alla regola sugli extracomunitari.

Colpi di lettere

Ma andiamo con ordine. Dopo la faticosa trattativa che ha portato all'accordo con Dazn per la trasmissione del campionato cadetto (Sky è ancora fuori), il presidente della Lega B aveva detto che «qualcuno nel governo del calcio italiano dovrà rendere quanto di quanto accaduto in questi mesi sulla vicenda diritti tv». Una frase che non è piaciuta affatto a Gravina, tanto da generare una risposta molto netta inviata giovedì pomeriggio non soltanto all'indirizzo email dell'interlocutore, ma anche a tutti i club del campionato. Come abbiamo anticipato due giorni fa, nella lettera Gravina ha parlato di «totale infondatezza della dichiarazione» e ha ricordato come la Legge Melandri e lo statuto federale «stabiliscano che la commercializzazione dei diritti è competenza e responsabilità esclusiva della Lega». La replica, altrettanto piccata, è arrivata ieri: «Hai ignorato il ruolo e le prerogative degli organi di rappresentanza», l'attacco di Balata, che ha lasciato intendere come non abbia gradito l'invio della missiva anche alle sue società. Il livello dello scontro si sta alzando.

Coppe e risorse

Tra gli argomenti affrontati nel botta e risposta a distanza c'è anche quello delle coppe europee che, a detta del presidente della Serie B, tolgono spazio vitale (e dunque risorse economiche da tv e sponsor) alle competizioni nazionali. Gravina ha ricordato a Balata che la Lega di B fa parte dell'associazione europea che «ha condiviso il progetto delle nuove coppe», invitandolo a esprimere la rimostranza nella sede opportuna e precisando come la solidarietà a favore di club e leghe minori in ambito Uefa sia aumentata da 172 a 308 milioni. L'altro ha risposto di aver già sollevato la questione in più sedi, incluso il consiglio federale, aggiungendo sulla mutualità che in qualsiasi caso «le risorse non andranno a beneficio dei club delle serie cadette».

Le elezioni di B il 12 settembre

Nella risposta di ieri, Balata ha infine chiesto a Gravina come intende tutelare i campionati e allocare le risorse. È già partita, insomma, la campagna elettorale. In questo scenario non può che sollevare polemiche, inoltre, la decisione del presidente della B di convocare per il 12 settembre l'assemblea elettiva della propria componente: ci sono soltanto 19 giorni di tempo per le votazioni, una mossa che alcuni leggono come una precisa volontà di arginare sul nascere qualsiasi possibile alternativa per una questione di tempistiche. Balata punta alla ricandidatura, ma potrebbe anche guardare oltre e porsi l'obiettivo di correre per la presidenza della Federcalcio. Una parte del governo, in particolare la Lega di Salvini, non ha mai nascosto il desiderio di cambiare la guida del movimento e alcuni sostengono come la sponda con Balata sia piuttosto forte. Dopo la delusione dell'Europeo e la convocazione dell'assemblea Gravina, invece, non ha ancora annunciato l'intenzione di ricandidarsi anche se avrebbe i numeri per andare avanti con il sostegno di gran parte delle componenti: «Deciderò dopo la modifica dello statuto», ha detto nell'intervista esclusiva rilasciata al nostro giornale. Nei prossimi giorni si decide il futuro del calcio italiano.

 


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