PALMA CAMPANIA - Una vera e propria rivoluzione per guardare in alto e rinnovare le ambizioni dell'intera tifoseria palmese. Archiviato il miracolo dello scorso campionto e l’addio di Dionisio e Grimaldi clamorosamente rientrato, la Palmese è di nuovo in sella più agguerrita che mai. Con un budget sicuro ma misurato, con tante idee del direttore sportivo Nicola Dionisio e sotto la guida del tecnico Teore Grimaldi, la squadra dallo scorso 22 luglio suda allo Stadio Comunale a fari spenti, ma con identico entusiasmo e grandi ambizioni.
PIAZZA PULITA - Dionisio ha fatto piazza pulita. Della squadra della passata stagione il ds ha confermato solo i difensori Nagliocca, Aquino e Manzo. I centrocampisti Fusco (capitano) , Ceparano e Peluso. E in attacco fiducia nel centravanti Volpe. Poi acquisti a raffica. Con profili mirati. I giovanissimi portieri Brusca e Muraca dal Roma City e dall'Avezzano. Il centrale Galeotafiore e la punta Orefice dalla Pagamese. I centrali Mirante , Torquati e Virgilio rispettivamente dal Rotonda, dall’Astrea e dal San Marino. E ancora Squerzanti , Tiberti e Mettivier dal Monterotondo, dalla Accademia Calcio e dall’Angri. Per finire due super colpi: Tazza dal Gelbison e Coppola dell’Empoli primavera. Gran parte di questi nuovi giocatori li ha selezionati direttamente mister Grimaldi che li sta spremendo già sul sintetico del Comunale in attesa di portarli in ritiro il 5 Agosto a Castelluccio Inferiore tra le montagne del potentino. Il motivatissimo presidente Mario Rega ha fatto da notaio, accontentando le richieste e pian piano si è pure lui incuriosito, Perché la Palmese appena costruita appare una “macchina da guerra”.
METODO DIONISIO. “Gamba e temperamento - si sbilancia il ds Dionisio – sta nascendo una squadra che mi piace. Il mister lavora senza sosta ed io con i dirigenti siamo un corpo unito. Come avevo detto, penso ad aprire un ciclo. La Palmese è società seria e competente. Qui si fa calcio vero. Aspetto di vedere sul campo come andrà, però ho una curiosità altissima. Non c’è un giocatore sul quale non abbiano riflettuto. L’impresa dello scorso anno è il passato. La migliore è quella che deve venire”. Niente proclami e nessun grande nome, come si vede in giro in questa pazza serie D. Ma una squadra di combattimento, che risponda alle sollecitazioni tattiche e ai principi di gioco di mister Grimaldi. Il quale conosce solo un verbo: lavorare, regole, disciplina. Un sergente di ferro che lo scorso anno si è presa la scena e ora sta zitto. Intorno, la gente di Palma Campania è in fibrillazione. Una società di 30 soci alla pari offre garanzia di solidità senza proclami. E il tifoso sorride. Ha perdonato quello strappo di pochi giorni, quando Dionisio e Grimaòdi avevano girato l’angolo. Poi è andato tutto al suo posto. E la Palmese va… con tante speranze e non pochi sogni.
Luigi Alfano