Europei, il fallimento dei bomber a zero: già a casa 300 milioni!

Lukaku, Hojlund, Scamacca, Sesko e Vlahovic: tutti li vogliono sul mercato ma all'Europeo non hanno segnato
Europei, il fallimento dei bomber a zero: già a casa 300 milioni!
dal nostro inviato Roberto Maida
3 min

LIPSIA - Sono già andati a casa 300 milioni di centravanti, euro più euro meno. Lo avevamo già sottolineato: non è stato fino a questo momento esattamente l'Europeo dei bomber tradizionali, se pensiamo che i capocannonieri a quota 3 gol sono il georgiano Mikautadze (ma 2 rigori) e il tedesco Musiala che di certo non è una prima punta. Mbappé ha segnato solo su rigore, Kane si è svegliato nei supplementari contro la Slovacchia firmando la rete della qualificazione (la seconda per lui), Ronaldo è fermo al palo (anzi a Oblak) dopo le lacrime di Francoforte sotto gli occhi della madre. Ma le sentenze inappellabili sono altre: cinque attaccanti, cinque centravanti molto considerati sul mercato internazionale hanno chiuso la loro avventura in Germania con un inquietante zero alla casella gol.

La lista dei bomber a zero

Il primo a salutare la compagnia è stato Dusan Vlahovic, penalizzato peraltro nella Serbia da una convivenza difficile con l'altro numero 9 Mitrovic. Negli ottavi è stato poi raggiunto da Gianluca Scamacca, sul quale Spalletti ha puntato nell'ottavo contro la Svizzera e forse se ne è pentito: fino a due giorni prima aveva deciso di far giocare titolare Retegui. Allo stesso livello si sono fermati il danese Hojlund, che ha tirato addosso a Neuer l'occasione della storia in Germania-Danimarca, e lo sloveno Sesko, anche lui poco freddo davanti a Diogo Costa nella partita poi persa ai rigori contro il Portogallo. Hojlund è stato pagato l'anno scorso 80 milioni dal Manchester United, per la gioia dell'Atalanta che ha incassato e poi vinto l'Europa League, mentre Sesko è valutato più o meno gli stessi soldi dal Lipsia.

Lukaku e l'alibi a Euro 2024

La chiusura è naturalmente per Romelu Lukaku, che aveva fallito al Mondiale in Qatar e anche da Euro 2024 si allontana con il broncio. Lo abbiamo visto allontanarsi dallo stadio di Düsseldorf nascosto da un cappuccio mentre De Bruyne provava a spiegare la "solita" eliminazione del Belgio. Lui però almeno un alibi ce l'ha: nelle prime due partite aveva segnato 3 gol e li ha celebrati tutti, prima di accorgersi che il Var li aveva cancellati tutti per minuzie. A volte i dettagli generano amarezza.


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