Scommesse, perché lo fanno?

Leggi il commento del Direttore del Corriere dello Sport - Stadio
Ivan Zazzaroni
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Perché lo fanno? Perché dei ragazzi talentuosi, fortunati e milionari infrangono le regole dello sport che li ha resi ricchi, ammirati, invidiati, popolarissimi? Troppe risposte si rincorrono - accavallandosi - in questi giorni, alcune non le condivido affatto: stiamo assistendo al gioco delle giustificazioni che sconfina nel giustificazionismo. Leggo e sento parlare di noia, solitudine, di calciatori che diventano miele per le mosche e qualcuno avverte la necessità di figure disposte a scacciarle. Ieri mi sono imbattuto in un elenco decisamente spiazzante, fuori luogo: “procuratori che non badino solo ai soldi, allenatori paterni, dirigenti attenti, ragazze sensate, amici veri fuori e dentro la squadra”. Se è vero - com’è vero - che gli allenatori e i dirigenti non possono sempre deciderli i calciatori, lo è altrettanto che la scelta di procuratori, fidanzate e amici dentro e fuori è esclusivamente loro. Così come quella di puntare sulle partite. Una persona è quello che è per le scelte che fa ed è responsabile delle proprie decisioni.

Il che non vuol dire che non possa sbagliare. Ma per rimediare agli errori commessi bisogna innanzitutto averne la consapevolezza e assumersene la responsabilità. Richiamare un giovane uomo, un calciatore, ad affrontare le conseguenze delle proprie scelte non significa condannarlo a priori, ma - anzi - ricordargli che ad ogni errore c’è rimedio, purché in presenza di consapevolezza e volontà. La solitudine, la noia, le famiglie imperfette non sono un’esclusiva dei calciatori. Ed è giusto ribadirlo, ma se si omette il richiamo alla responsabilità si rischia di cadere nella retorica dell’antiretorica. PS. Presto un decreto del governo dovrebbe essere posto sotto osservazione dal nuovo esecutivo: il Dignità, che ha favorito le scommesse illegali, le piattaforme clandestine. Il nostro Paese incoraggia da sempre il gioco d’azzardo, lo faccia promuovendo la legalità e di riflesso il controllo diretto.


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