Quanti nove da rilanciare

Leggi il commento sul rilancio dei centravanti nel campionato italiano
Alberto Polverosi
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Osimhen e poi? La corsa della Serie A sta per cominciare, la sfida per il titolo di miglior centravanti della Serie A 2023-24 pure. Come Victor, nessuno, lo dicono i numeri ma soprattutto il rendimento del campionato scorso. Nessun numero 9 è fortemente completo come lui. Se prendiamo la classifica dei cannonieri di un anno fa, i primi due veri, autentici, puri centravanti alle sue spalle (26 gol) sono stati Nzola (13 gol con lo Spezia) e Giroud (13 col Milan). E Lautaro Martinez (21 reti)? È differente, non ha un ruolo cristallizzato, è un trasformista, è una seconda punta che fa la prima punta se accanto non ha Lukaku. Restando alla classifica del campionato scorso, è interessante notare che nelle prime 12 posizioni i centravanti veri sono appena quattro, ovvero Osimhen, Nzola, Giroud e Immobile. Il resto sono attaccanti esterni, seconde punte, trequartisti: Lautaro, Dia, Leao, Lookman, Dybala, Berardi, Kvaratskhelia e Sanabria, un 9 che fa anche la spalla come Lautaro, tant’è vero che Juric aveva pensato di schierarlo nella coppia di trequartisti dietro a un centravanti.

I nuovi centravanti

Ripartiamo da qui o ci saranno delle novità nella prossima stagione? Una delle più significative potrebbe essere quella di Scamacca al rientro in Italia dopo la delusione londinese col West Ham. Avrà il posto al centro dell’attacco dell’Atalanta e di sicuro quella è la sua posizione naturale. C’è tanta attesa su questo ritorno, non solo da parte di Gasperini ma anche del nuovo ct della Nazionale. Dovrà migliorare Nzola che, ritrovando Italiano, fa un bel salto in avanti a Firenze: la Fiorentina ha cambiato tutto l’attacco e Nzola ha la possibilità di fare coppia con Beltran, un attaccante alla Lautaro Martinez (paragone suggerito dall’ex campione del mondo argentino Daniel Bertoni). C’è un altro centravanti, Mateo Retegui, che potrebbe sorprendere tutti nel prossimo campionato. Lo ha scoperto l’ex ct della Nazionale, Roberto Mancini, quando giocava in Argentina nel Tigre, lo ha convocato fra gli azzurri e lo ha fatto debuttare, ripagato da due gol nelle prime tre partite. Al debutto nel Genoa, in Coppa Italia contro il Modena, ha infiammato Marassi, doppietta, assist, giocate da applausi.

I centravanti in cerca di riscatto

Tornando invece nel campo dei “noti” a Formello si aspettano il rilancio di Ciro Immobile, il più forte centravanti italiano degli ultimi 10 anni. Nella stagione scorsa ha passato un guaio dietro l’altro, eppure ha segnato 14 gol in partite ufficiali. C’è da aspettarsi anche il riscatto del centravanti della Juventus, motivazione che vale sia per Vlahovic (se resterà) che per Lukaku (se arriverà). Anche qui si tratta di due prime punte reali, posizione centrale, ruolo centravanti. Nel campionato scorso hanno segnato 10 gol ciascuno, alla Juve serve qualcosa (molto) di più. La vera prima punta dell’Inter oggi è Marko Arnautovic che nel Bologna, in 21 presenze per un totale di 1.536 minuti, ha segnato 10 gol. Ha forza, tecnica, carisma e anche un’età... A differenza della stagione scorsa, quest’anno Giroud avrà un sostituto di livello come Okafor (Origi ha deluso e non poco) al centro dell’attacco milanista. Attenzione pure a Beto. Ma nessuno è come Osimhen.


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