Gli arbitri si affidano a Santa Rita

Dal 7 agosto via al ritiro a Cascia, centro sportivo top con due campi in erba, piscina, hotel e country solo per la squadra di Rocchi: ecco i segreti dell’Élite
Gli arbitri si affidano a Santa Rita© ANSA
Edmondo Pinna
5 min

Ci si rivolge a lei perché è considerata la Santa degli “impossibili”, dei casi che sembrano disperati. Una storia d’amore, bella, affascinante, piena di fede. E forse non è un caso che gli arbitri dell’AIA (attraverso la Figc) prepareranno il prossimo campionato proprio nel paese di Santa Rita, a Cascia, presso il Grand Hotel Élite che ha ospitato anche squadre di serie A: qui preparò la sua terza stagione in A (quella del 2021) la Salernitana, ad esempio. Ma in questo angolo di paradiso umbro si ricordano il Chelsea di Ranieri nel 2003 (a Roccaporena, paese natale della Santa, a 7 chilometri da Cascia) e la Fiorentina. Dopo poco meno di 32 anni, gli arbitri lasciano il ritiro-eremo di Sportilia, centro sportivo nato per Italia 90 (qui la nostra Nazionale preparò la Coppa del Mondo del 1994 in Usa) che, dal 1991, ospitava il ritiro estivo dei nostri direttori di gara. Rocchi e la sua squadra sbarcheranno all’Elite il 7 agosto e fino al 13, prima di loro sarà la volta della CAN C, quindi, via via, tutte le categorie arbitrali si prepareranno qui, fino a settembre. Una scelta ponderata, la Figc ha visionato sette volte la struttura, non ha lasciato nulla al caso.  

Élite

Gli arbitri potranno contare su due strutture: una centrale, l’hotel vero e proprio, 68 camere (comprese 4 suite, a chi andranno?), una palestra e una Spa, più una piscina esterna; una distaccata, la Country House, distante un chilometro e mezzo, quindici stanze e una sala per le colazioni, collegata dalle navette alla struttura centrale, ma a due passi dai due campi in erba vera (bellissimi) che compongono la “depandace” dell’hotel vero e proprio e dove si alleneranno i 47 direttori di gara. Ci sono tre spogliatoi con docce, una sala hobby, un mezzo paradiso immerso nel silenzio. Spetterà a Rocchi decidere come assegnare le varie sistemazioni, sicuramente il contingente arbitrale sarà numeroso: ci saranno i membri della commissione (attenzione, qualcosa cambierà, non sempre per motivi d’eccellenza), i preparatori e i fisioterapisti, i medici, i dirigenti che si alterneranno al ritiro.  

Programma

Pranzo e cena saranno serviti per tutti nel salone dell’hotel centrale, cucina a vista, tutto riservato agli arbitri. Le colazioni, per chi alloggia alla Country, potrebbero essere servite in loco, ogni mattina arriva qualsiasi tipo di vettovaglie. C’è spazio per il gioco e lo svago, lì con le due sale riservate a tennistavolo, biliardino. Ma anche per chi volesse continuare ad allenarsi, con la palestra dotata di ogni macchinario. Una sala sarà riservata anche ai fisioterapisti, i piccoli (speriamo per Rocchi) incidenti di percorso possono sempre capitare. All’esterno, una piscina servirà non solo per il relax ma anche per il lavoro di scarico. Insomma, non è un caso che qui vengano molte società, professionistiche e non, del centro Italia, il lavoro di Enrico Di Curzio - patron della struttura - porta i suoi frutti: come detto la Salernitana, ma anche altre, dal Perugia al Rieti, dalla Ternana all’Ancona, dall’Ascoli al Catanzaro, al Taranto, fino alle selezioni giovanili (della Lazio, ad esempio, c’è stata nella seconda settimana di giugno, arriverà qui anche la Roma, ma si sono preparate qui anche la Stella Polare e la Romulea, club del panorama romano, la prima attiva anche nel campo del sociale, con una squadra Special). 

La novità

Gli arbitri cambiano sede del ritiro, inizierà la Can C di Ciampi (oggi sarà confermato alla guida dei direttori di gara della Lega Pro) il 31 fino al 5, dal 7 agosto arriverà Rocchi con la sua squadra. A parte le ore centrali fra mattina e primo pomeriggio, la temperatura ideale per allenarsi è la mattina presto e dopo le 18. Ma dato che dal 13 agosto si comincia con la Coppa Italia (trentaduesimi) e dal 20 (possibili anticipi il 19) partirà la serie A, gli arbitri dovranno abituarsi anche al gran caldo. La Basilica di Santa Rita è a un tiro di schioppo. Già, forse non è un caso... 


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