Shevchenko ha deciso di abbandonare per una volta il mondo del football professionistico ed è tornato dalla sua gente. A lui l'associazione Nuova Europa ha conferito il premio 'La chiave d'Europa' . La premiazione del campione ucraino avverrà venerdì 24 febbraio, La cerimonia avverrà nel giorno dell’anniversario del primo anno di guerra in Ucraina, alle ore 10 al Teatro La Pergola di Firenze, di fronte ad una platea di 150 studenti e alla presenza delle istituzioni, dei vertici dell'Acri, della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, della Commissione europea, dell'Istituto Universitario Europeo, della Nuova Europa, del Coni e del comune di Ventotene che hanno promosso l'iniziativa nell'ambito di una giornata di studi dedicati alla cittadinanza europea.
Shevchenko tornando in Ucraina nel suo viaggio ha parlato con tanti giovani calciatori che giocavano in stadi bombardati, con le tribune distrutte, senza spogliatoi. "Shevchenko con la sua azione - recita la motivazione della giuria dell'associazione non profit, che ha conferito in passato la Chiave d'Europa a Emmanuel Macron, David Sassoli, Ursula von der Leyen e al console Tommaso Claudi - ha raccontato la drammatica situazione del suo Paese natale, martoriato dalla guerra, che ormai dura da un anno".
"Voglio far vedere a tutti cosa ha passato e cosa sta passando il popolo ucraino", ha detto in una recente intervista. Sheva è tornato per la prima volta nella sua Ucraina da quando è scoppiato il conflitto, con l'invasione del suo Paese da parte della Russia, ed è stato a Kiev, a Bucha e Irpin, portando il suo messaggio di pace. L'associazione La Nuova Europa, che a Ventotene ha fondato una Scuola d'Europa per la diffusione dei valori solidali europei, ritiene che l'opera di Schevchenko sia stata d'esempio per tutti gli uomini e le donne che credono ancora in una pace immediata. E augura a lui e a tutti gli ucraini in fuga dalla guerra di poter tornare presto nel loro Paese.