ROMA - Più si va avanti nelle indagini della morte di Diego Armando Maradona e più emerge sciattaggine. Quasi come se nel destino del Pibe ci fosse un appuntamento nefasto tra un uomo in balia dei suoi problemi e la negligenza elevata al cubo del mondo che quotidianamente lo circondava nel privato. Le ultime settimane di vita di Maradona sono state all’insegna del pressappochismo tra medici più preoccupati delle chat che delle condizioni di una persona malata bisognoso di cure. Una situazione stonata di uomo ricchissimo e universalmente noto relegato in una casa inidonea alla sua condizione, senza neppure una bombola d’ossigeno, un defibrillatore, un gabinetto decente. I racconti, le foto e i video dei suoi ultimi giorni producono tristezza e un senso di profonda nausea. Diego era senza dubbio un paziente difficile, con le sue abitudini stratificate, i suoi problemi fisici e forse anche con le sue mattane, ma lasciarlo in un seminterrato con un televisore davanti a un televisione e un bagno chimico accanto al letto produce disgusto.
"IL GRASSONE STA MORENDO” - Il neurochirurgo Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov sono entrambi indagati per omicidio colposo dalla Procura di San Isidro). Luque è addirittura greve quando parla con un suo amico di Maradona: “ Se va a cagar muriendo el gordo”. Pur depurando il verbo cagar (in Argentina è un modismo, un modo di dire e si utilizza anche per rovinare) resta una volgarità nei confronti di un uomo morente. E nelle chat sequestrate esistono frasi peggiori, orribili che la Procura cercherà di non fare pervenire al pubblico. Il loro valore processuale è irrilevante e il materiale sequestrato (chat, video, conversazioni telefoniche, etc. etc.) servirà soltanto per provare che Luque era medico curante di Diego, idem la Cosachov che lo visitava con periodicità nella sua convalescenza dopo l’operazione al cervello subita da Maradona per asportazione di un ematoma subdurale. E quando Jana, una delle figlie di Diego, propone il ricovero del padre in un centro specializzato per la riabilitazione, l’appellativo coniato per la ragazza dal medico Luque è “una pelotuda de mierda” (una stronza di merda). Non c’è che dire: elegantissimo il neurochirurgo argentino.
COSA RISCHIANO LUQUE E COSACHOV - Molto probabilmente, dato il quadro accusatorio in costruzione ma già cospicuo, la Procura chiederà al giudice un processo per omicidio colposo per negligenza a carico di Luque e Cosachov. Gli avvocati dei due medici hanno già ottenuto l’esclusione della detenzione durante le indagini per gli accusati non essendoci pericolo di fuga offrendo la volontà di collaborare. Per Luque si profila anche l’accusa di aver falsificato la firma di Maradona per potere ritirare la cartella clinica presso la clinica Olivos dove Diego era stato operato.