Ronaldo e Morata non sbagliano, Insigne sì: la Juve ha conquistato la sua nona Supercoppa della storia battendo a Reggio Emilia il Napoli. La partita l’hanno decisa, nel bene e nel male, gli assi delle due squadre: CR7 ha punito nell’unica occasione che gli è capitata, Insigne invece ha fallito il rigore del pareggio che poteva riaprire la partita nel finale e ha chiuso la serata in lacrime. E’ il primo trionfo in carriera per Pirlo, arrivato cinque mesi dopo il suo debutto sulla panchina bianconera e proprio contro l’amico fraterno Gattuso, che invece ha fallito l’occasione di eguagliare Benitez sulla panchina del Napoli.
Le mosse vincenti di Pirlo
La Juve scelta da Pirlo, senza un vero centravanti ma con Ronaldo affiancato da Kulusevski e soprattutto con McKennie a centrocampo, è stata molto più dinamica e più efficace di quella messa sotto in ogni zona del campo domenica dall’Inter. Il pressing alto ha consentito un recupero palla veloce e ha permesso alla Juve di gestire di più il possesso (57,1% nel primo tempo). Dall’altro lato il Napoli ci ha messo un po’ a organizzarsi, ha sofferto a lungo in uscita, ha sbagliato molto tecnicamente ed è stato spesso costretto a difendersi nella propria metà campo. Gattuso ha ritrovato fiducia solo quando si sono accesi Insigne e Lozano. Ma è stata a lungo una partita a scacchi, molto tattica, con pochi spazi fra le linee e le difese che hanno lasciato poche occasioni. Manolas di testa, due tiri fuori di Arthur e Ronaldo, l’unica vera palla gol è stata creata nella prima parte da Lozano, perfetto nell’incornata di testa che ha chiamato a un grande intervento Szczesny.
Cristiano Ronaldo punisce
Con Bernardeschi al posto di Chiesa la Juve ha cambiato ritmo a inizio ripresa, sorprendendo un Napoli tornato in campo addormentato. Ospina ha salvato sulla linea una correzione ravvicinata di Bernardeschi, Ronaldo per poco non ha approfittato di una dormita del portiere colombiano e di Manolas. Lo stesso difensore greco ha sfiorato l’autogol con una deviazione maldestra in area, prima del vantaggio firmato da Cristiano Ronaldo in mischia su calcio d’angolo dopo una palla carambolata sul corpo di Bakayoko. Il vantaggio dell’asso portoghese ha dato fiducia ulteriore alla Juve, che ha continuato a pressare alta ed è riuscita a bloccare sul nascere ogni iniziativa azzurra.
Insigne tradisce Gattuso
L’ingresso di Elmas e Mertens ha dato una minima scossa al Napoli, che proprio con l’attaccante belga si è guadagnato un rigore per un fallo di McKennie. Dal dischetto, però, Insigne ha calciato incredibilmente fuori (il terzo su tre in carriera fallito con la Juve). Gattuso ha provato l’assalto finale con Politano e Llorente e cinque punte in campo, ma non è riuscito a trovare la via del pareggio (clamoroso un salvataggio di Szczesny su Lozano in pieno recupero): troppo timido comunque il Napoli per pensare di poter far sua la partita. Pirlo invece ha gestito il vantaggio senza problemi e con Morata in pieno recupero ha trovato anche il gol che ha suggellato la sua prima notte indimenticabile: è lui a fare festa nella sfida con l’amico Gattuso, è il suo primo trofeo in carriera.
Juve-Napoli 2-0: tabellino e statistiche