Ghirelli scrive e ringrazia Spanò, un esempio per tutti

Lettera del presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli a Alessandro Spanò, promosso con la Reggiana in B e poi laureatosi all'Università. E ora un altro passo: lasciare il calcio e affrontare un mondo nuovo.
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ROMA - Una storia bella da raccontare. Come poche nel mondo del calcio che ci ha abituati a episodi - a volte - tutti da dimenticare. Ora c'è lui, Alessandro Spanò e una bella faccia di cui andare orgogliosi. Promosso con la Reggiana in Serie B e poi anche dottore con tanto di laurea. Il futuro, il lavoro e una scelta di vita: lasciare il calcio. Il presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli ha scritto una lettera al giocatore e all'uomo, Alessandro Spanò: «Grazie per il tuo esempio. La tua scelta obbliga noi del calcio a riflettere ed a capire i nuovi limiti. Hai fatto capire a noi che la scelta studio/calcio/professione ha nuove gerarchie». Ecco il testo: «Caro Alessandro, Grazie. Hai compiuto gesti forti. Il primo: hai dato un contributo importante alla tua squadra per riportarla in Serie B. Un percorso da sogno, capace di muovere i migliori sentimenti che il calcio sa esprimere. Abbiamo attraversato e stiamo attraversando un anno “terribile” in cui vengono scosse le certezze e bisogna porsi in ascolto e guai ad alzare i toni perché non ne abbiamo bisogno. Il secondo, lo hai fatto laureandoti. Qui sei riuscito a trasformare un atto normale in un segnale educativo per tutti i ragazzi che si dedicano al calcio e allo sport. Sport e studio sono conciliabili a condizione che se ne comprenda il valore».

Si apre con queste parole la lettera che il presidente Ghirelli ha indirizzato al giovane capitano della squadra Reggio Audace, che lascerà il calcio e proseguirà il percorso di studi. «La tua scelta obbliga noi del calcio a riflettere - continua la lettera- ed a capire i nuovi limiti. Grazie, hai fatto capire a noi che la scelta studio/calcio/professione ha nuove gerarchie. Quando chiediamo l’apprendistato e’  per rispondere alla domanda di formazione, di nuova cultura dei giovani calciatori, per cambiare una vecchia cultura che non regge. I nostri club devono mettere nei loro obiettivi quello di diventare i tutor di tutti i ragazzi per accompagnarli negli studi mentre giocano a pallone. Quando parlo di riforme e di ragionare a sistema è perché sento lo scarto tra il nostro mondo e il comune sentire delle nuove generazioni. O la sfida la raccogliamo o il giocattolo si impoverirà sempre di più». La lettera si chiude con un ringraziamento al giocatore: «Alessandro sei un esempio anche per il tuo impegno nel sociale. Il cuore indica sempre la strada dei sogni. Grazie e tanta fortuna, Francesco». Ad Alessandro ora il compito di tracciare la sua nuova strada.


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