Volevate il piano B? Ve lo anticipiamo noi

Volevate il piano B? Ve lo anticipiamo noi© ANSA
di Ivan Zazzaroni
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Per soddisfare l’indifferente curiosità del ministro dello sport, nonché Grande Correttore del Premier, ma anche per accontentare i soliti sospettabili, siamo in grado di anticipare per grandi linee il tanto invocato piano B del Calcio (5 miliardi di fatturato, 100.000 posti di lavoro e 1,4 miliardi di imposte, grazie Iaria), ovvero le soluzioni che saranno adottate dalla federazione nel malaugurato caso in cui il campionato potesse ripartire per Conte ma non per Spadafora (mettersi d’accordo prima, no?): in altre parole, se il torneo fosse cancellato dal Governo o da chi ne fa le veci.

1) Cristallizzazione della classifica alla 26esima giornata: Gravina non ha alcuna intenzione di annullare il ’19-20; di conseguenza, assegnazione dello scudetto alla Juventus, che per coerenza potrebbe anche rinunciarvi, Lazio, Inter e Atalanta, insieme alla Juve, in Champions, Roma e Napoli in Europa League, Lecce, Spal e Brescia in B.

2) Nel prossimo consiglio federale lo stesso Gravina proporrà la riduzione del numero delle squadre da 20 a 16 (promosso il Benevento, garantiti i ricorsi di almeno 7 società), sempre che nel frattempo, da giugno ad agosto, non se ne siano autodistrutte tre o quattro, quelle non in grado di iscriversi per assenza di liquidità o di fidejussioni. Anche false.

3) Tentativo di concordato con Sky, Dazn e Img e garanzia di riequilibrio delle cifre del contratto anche per il triennio 2021-24. Alle tv non verrà comunque anticipata la data d’inizio del campionato ’20-21 che sarà comunicata da Paolo Fox. In alternativa Branko che ci prende di più.

4) Richiesta all’Uefa di sostituire la Champions League con Euro-2, ammessa la partecipazione delle squadre i cui calciatori siano in grado di dimostrare il possesso di auto ibride.

5) Accattonaggio molesto presso sponsor e altri ipotetici benefattori per tentare di recuperare i milioni bruciati con le porte chiuse (ticketing) e le rinunce di numerosi sponsor.

6) Richiesta di spalmatura di Irpef e Irap in dieci, venti e anche cinquant’anni.

7) Taglio netto e indispensabile dei contributi versati a Sport e Salute e dunque minore sostegno economico alle altre discipline.

8) Accordo con le agenzie di betting per sostituire le scommesse sul calcio con quelle sugli sport individuali, dallo sci di fondo al tiro al piattello, al K-1.

9) Distribuzione di milioni di fazzoletti per salutare i campioni strapagati che non accettando il taglio di 4 mensilità lasceranno la Serie A per la Premier, la Liga e la Bundesliga.

10) Realizzazione di milioni di biglietti d’auguri con su scritto: «Ce la potevamo fare (da soli)».

11) Produzione ritardata di decine di mascherine da consegnare a Casasco che per non farsi riconoscere avrebbe dovuto indossarle quando da consigliere indipendente di Lega, voluto da Lotito, ha firmato l’accordo per giocare, mentre da presidente dei medici sportivi si è opposto. Senza rancore.

12) Consegna di un iPad al ministro Spadafora che potrà così seguire in diretta la conferenza stampa di Conte prima di andare a sostenere il contrario da Fazio.

Dal momento che qualcuno prende in giro il calcio senza considerare gli effetti del lockdown del campionato, ci permettiamo di ripagarlo con la stessa moneta. Attenzione, però, questo piano B contiene purtroppo tante verità.

 


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