La Supercoppa Italiana è della Lazio, l’Arabia Saudita è amarissima per la Juve che deve arrendersi ancora una volta alla squadra di Simone Inzaghi, che la batte per la seconda volta in poche settimane. Luis Alberto, Lulic e Cataldi firmano il trionfo dei biancocelesti, che conquistano la quinta Supercoppa della loro storia due anni dopo l’ultima vinta sempre contro i bianconeri. E' il terzo titolo per Inzaghi (aveva già vinto una Supercoppa e una Coppa Italia), che vince il duello con il suo collega Sarri, costretto a rinviare l’appuntamento con il primo trofeo italiano, nella sua bacheca resta solo l’Europa League conquistata l’anno scorso con il Chelsea. Esce battuto Cristiano Ronaldo, che dopo 11 finali vinte consecutive interrompe la sua striscia a Riyad.
Luis Alberto ripreso da Dybala
Al King Saud University Stadium di Riyad Inzaghi ha indovinato tutte le mosse, Sarri non è riuscito a trovare le contromosse giuste. Il tecnico bianconero ha schierato nella formazione iniziale il tridente che non ha brillato in maniera particolare. Dall'altra parte ha entusiasmato Luis Alberto che ha stretto i denti per esserci, ha subito dopo appena nove minuti un intervento di Matuidi che avrebbe meritato il cartellino rosso diretto, ma poi ha preso in mano il gioco e si è dimostrato l'impeccabile direttore d'orchestra della banda laziale. Da quando gioca da mezzala lo spagnolo è rinato. La Lazio va in vantaggio proprio con una rete del suo andaluso che scarica in porta su un assist all'indietro di Milinkovic. Nulla da fare per Szczesny e Juve che nei minuti successivi accusa il colpo. Poi si riprende ma raccoglie solo qualche calcio d'angolo, prima di una punizione calciata a lato da Dybala. A sfiorare il gol, e quindi il raddoppio, è poi la Lazio con Szczesny che salva su Correa. Poco dopo ci prova in area Milinkovic, ma al 45' è la Juve che pareggia con una conclusione da 'rapace' di Dybala che si avventa sulla respinta di Strakosha su tiro da fuori di Ronaldo.
Lulic e Cataldi, è festa Lazio
Ad inizio ripresa possesso palla Juve e primo cambio di Sarri, che sostituisce uno spento De Sciglio (dalla sua parte la Lazio ha fatto troppe incursioni) con Cuadrado. Poi Sarri rinuncia al tridente e Ramsey entra al posto di Higuain mentre nella Lazio Leiva, stanco, lascia il posto a Cataldi. Due minuti dopo fuori anche Luis Alberto, che era stato ammonito, e dentro Parolo. Lazzari continua a creare problemi ad Alex Sandro, Lulic spinge sull'altra fascia e, lui che è uomo di coppe, al 28' st segna un gol un altro gol pesantissimo con un piatto al volo dopo la spizzata di Parolo sul cross di Lazzari. I tifosi laziali arrivati a Riad impazziscono in tribuna, la Juve comincia a temere che possa davvero finire come in campionato, la sua manovra non ha sbocchi e a nulla serve l'ingresso di Douglas Costa. Così nel recupero, pochi secondo prima che Calvarese fischi la fine, Cataldi trova la rete del 3-1 con una bellissima punizione, un colpo che è la sua specialità e mette ko la Juve. Per Sarri sarà una notte amara, mentre il presidente Lotito aggiunge un altro trofeo alla sua collezione.