MILANO - "Non ho votato per i premi The Best 2019 e qualsiasi informazione sul mio voto è falsa, grazie", è il tweet di Juan Barrera, capitano del Nicaragua che, si legge nel documento della Fifa con la lista delle tre preferenze espresse da tutti gli allenatori, capitani, giornalisti e tifosi aventi diritto al voto, avrebbe invece indicato Messi in prima posizione. Barrera chiarisce alla stampa del Paese centroamericano: "Non ho mai votato per Messi. Sono rimasto sorpreso quando ho letto la lista dei capitani votanti, fra cui figurava il mio nome, senza che abbia mai votato. La Fifa sostiene di aver mandato il link della votazione al mio indirizzo elettronico, ma in realtà non l'ho mai ricevuto e di conseguenza non ho potuto votare. Come posso apparire nella lista dei capitani che hanno votato Messi se non ho nemmeno potuto esercitare il mio diritto di voto?".
Accuse di brogli anche da Sudan ed Egitto
Ma non finisce qui. Ad alzare ulteriormente il polverone sulla serata del Teatro alla Scala di Milano, ci pensa il ct croato del Sudan, Zdravko Logarusic, con la medesima accusa e sul medesimo social network. Non a parole, però, ma per mezzo di alcune foto della copia firmata circa le proprie preferenze, in questo rigoroso ordine: Salah, Mané, Mbappé. Peccato che alla Fifa risulti che il commissario tecnico della Nazionale africana abbia votato per Messi, Van Dijk e Mané... Come non bastasse, si è aggiunta anche la Federcalcio egiziana, che ha spedito al massimo organo del calcio mondiale una mail chiedendo spiegazioni su dove fosse finita la propria preferenza per Momo Salah, "misteriosamente scomparsa".