ROMA - 1283 gol, tre mondiali vinti: una leggenda. E le leggende vanno raccontate, tramandate, fissate nella memoria. Magari con un film. Pelé lo merita. Questo devono essersi detti produttori, registi e sceneggiatori di "Pelé", appunto, un lungometraggio sulla vita del brasiliano. In particolare sulla sua infanzia e su quella strada, fatta di povertà, fatica, sudore e perdite dolorose, che l'ha portato al Santos e a vincere un Mondiale, da protagonista, nel 1958 in Svezia, a soli 17 anni.
I REGISTI E IL PRODUTTORE - "Pelé" sarà nelle sale italiane il 26 maggio. Sarà un'occasione per entrare nel mondo privato e in quello pubblico di Edson Arantes do Nascimento. Un modo per ricordare le sue gesta o, per i più giovani, per guardare il mito all'opera, seppure in una finzione cinematografica. Il film è diretto da Jeff e Michael Zimbalist ed è prodotto da una delle figure più influenti di Hollywood, Brian Grazer, produttore di A Beautiful Mind, Apollo 13 e della famosissima serie tv 24.
IL CAST - Il film è interamente girato in Brasile e mostra tutta la bellezza e le contraddizioni di quella terra, oltre ad un campionario di volti che raccontano tutto. Tra gli attori (interpreta l'allenatore Feola) anche l'americano Vincent D'Onofrio, che in parecchi ricorderanno in Full Metal Jacket e nella serie Law&Order: Criminal Intent.
Leonardo Lima Carvalho interpreta Pelé da bambino, mentre Kevin de Paula è il Pelé sedicenne. Curioso il casting proprio per questo ultimo ruolo. Lo staff cercava un ragazzo che somigliasse all'ex giocatore brasiliano, con una buona tecnica calcistica e che parlasse inglese. All'inizio nessuno rispondeva all'identikit e allora è cominciata una ricerca strada per strada. Mentre stavano visionando un video di ragazzi che giocavano vicino alla spiaggia, i registi hanno notato sullo sfondo un vero talento del pallone, con una somiglianza incredibile con Pelé. Tornarono il giorno dopo su quella spiaggia sperando di trovarlo, andò bene e gli proposero un provino. Conquistò tutti. Come probabilmente conquisterà il pubblico.
LA MAGIA DEL CALCIO - Il lungometraggio dura 107 minuti, il Calcio con la C maiuscola, inteso come dribbling imprevedibili, combinazioni pazzesche e fantasia a non finire, ne occupa una buonissima parte. Certo è un film e quindi un po' di fiction c'è, ma è anche storia. Una storia vera. E meravigliosa.
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