ROMA - Semplicemente a sfogliarle, quelle foto, vengono i brividi. Le parole non servono, parlano i colori di una sfida, Lazio-Roma (o Roma-Lazio, fate voi) che era tutto. Era il derby, era tutto per una città intera, che vive di calcio. Negli scatti firmati Bartoletti l'impietoso racconto di ciò che era e adesso non è più.
A quattro giorni dal derby, sarà un altro derby: come quello dell'andata, con un Olimpico desolatamente vuoto. La Sud a Testaccio, la Nord in un posto affittato per l'occasione con 1500 posti disponibili, allo stadio ci andrano al massimo in 25mila.
Colpa dello Stato, del Governo, del Prefetto Gabrielli, delle barriere, della Lazio, della Roma, di Lotito, di Pallotta, non sta a noi stabilirlo.
PER COLPA DI CHI - Ma il derby era questo, il derby di Roma era questo; era luci e colori era canto e passione era calcio e sfottò, era tutto per chi tifava Roma o Lazio.
Una semplice partita, adesso, svuotata di ogni significato: per colpa di chi, quel chi ce lo restituisca. Com'era prima, quand'era un derby.
© RIPRODUZIONE RISERVATALAZIO-ROMA, IL DERBY CHE NON C'E': LOTITO, PALLOTTA E GABRIELLI, CHE FATE?
IL 23 MAGGIO DI PADRE IN FIGLIO