MONTE COMPATRI – Ai Castelli Romani è indubbiamente la realtà che per prima e con più forza ha creduto nel calcio femminile. L’Atletico Lodigiani ha iniziato il suo quarto anno di attività sul football “in rosa” e quest’anno per la prima volta avrà una prima squadra femminile che giocherà il campionato di Eccellenza sotto il nome di Woman Atletico Lodigiani. Un gruppo molto competitivo e ambizioso affidato al tecnico Alessandra Cucchi (ex Lupa Frascati) che potrà contare su atlete di spessore come Ulisse, Fava e Cotti. Le ragazze del Woman Atletico Lodigiani si alleneranno presso il “Francesca Gianni” di San Basilio a Roma, uno dei due poli sportivi del club, e poi giocheranno le partite casalinghe di campionato presso lo “Sporting Center” di Monte Compatri. La responsabilità dirigenziale della prima squadra femminile e anche della Scuola calcio (femminile, ma anche maschile) dell’Atletico Lodigiani è stata affidata da questa stagione ad Angelo Mandolesi che parla del settore di base “rosa” del club dei presidenti Camillo Carlini ed Andrea Augello. “La società ha sempre creduto nel calcio giovanile femminile tanto che da tre anni ha affiancato il torneo internazionale “Carlini Cup” al già fortunato e partecipato memorial “Giuseppe Augello” dedicato ai ragazzi. Anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni, l’Atletico Lodigiani avrà una sua selezione nel torneo casalingo di fine stagione”. Per la Scuola calcio sono stati formati due gruppi di ragazzine nate dal 2006 in avanti che fanno tutta l’attività a Monte Compatri, allenandosi il lunedì e il mercoledì dalle 17,30 alle 19 e il giovedì dalle 18 alle 19,30 e poi disputando le future partite nella cittadina castellana. “Le ragazze hanno da sempre dimostrato un forte spirito di gruppo e una grande voglia di imparare e la società ha dato loro una vetrina molto importante sia con l’affiliazione all’As Roma sia grazie al rapporto stretto con il Settore Giovanile e Scolastico della Figc che ha scelto il “Montecompatri Sporting Center” come centro tecnico federale” conclude Mandolesi.