Atletico Casali, inizia l'avventura

Il direttore generale Girau: "Offriremo una scuola calcio diversa dalle altre”
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ROMA - L'Atletico Casali è pronto per mostrare il suo volto al calcio laziale. La nuovissima società è un cantiere aperto e non si pone limiti: potremo vederne delle belle, senza dubbio. Intanto, si parte da quella che è una certezza: la scuola calcio. Ne abbiamo parlato con il direttore generale, Matteo Girau. “Non vediamo l'ora di iniziare, abbiamo lavorato duramente questa estate per preparare al meglio sia il club sia le sue strutture in vista dell'esordio assoluto in questa stagione. Sono felice di poter dire che abbiamo raggiunto un primo traguardo in questo senso, praticamente a tempo di record.” Ma che cosa si sta costruendo all'Atletico Casali? “Il nostro primo obiettivo è dar forma a una scuola calcio solida, fatta su misura del bambino.” La parola chiave è organizzazione. “Assolutamente. Abbiamo deciso di prendere spunto e imparare da tutti quelli che sono i tipici errori e lacune delle scuole calcio, quelle piccole mancanze che portano, come diretta conseguenza, alle perdite di tempo, al disordine. Abbiamo stilato una serie di regole e programmi che eviteranno tutto questo, massimizzando e valorizzando l'apprendimento e il divertimento di tutti i nostri bambini. Esempi di queste regole possono essere l'arrivare in anticipo dei mister, il fare l'appello per verificare l'effettiva partecipazione continuativa di tutti i ragazzi, il battere il cinque quando si arriva al campo e così via.” Come detto, ogni bambino godrà di un'attenzione particolare. “Noi vogliamo responsabilizzare i nostri ragazzi, farli crescere sia umanamente che sul campo. Lo sviluppo della tecnica individuale ovviamente rappresenta una priorità per noi, ecco perché ogni bambino avrà praticamente sempre un pallone fra i piedi. In questo senso, non mancheranno partitelle a spazi ridotti, anzi: cercheremo di farne una in ogni seduta. Questo perché siamo convinti dell'efficacia del lavoro svolto in spazi stretti per l'incremento dell'abilità del singolo palla al piede.” Anche il rapporto allenatore-bambino sarà curato in ogni singolo aspetto. “Assolutamente, anzi: è nostra intenzione cercare di affidare ogni gruppo ad almeno due allenatori, per ottimizzare il tempo a disposizione. A fine seduta, poi, e sempre in presenza di almeno un genitore, l'istruttore commenterà l'allenamento insieme ai ragazzi, per valutare insieme cosa è andato bene e cosa perfezionare.” Nessuno in parole povere, sarà lasciato a se stesso. “Vogliamo che i nostri bambini, quando vengono in società, siano felici anzitutto, ma che imparino anche il più possibile. Siamo pronti per mettere a loro disposizione il meglio che possiamo offrire e, proprio per questo, ci siamo impegnati anche per rinfrescare completamente la nostra struttura, che attualmente offre due splendidi campi da calcetto e uno da calciotto, tutti a norma FIGC.” 


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