Brindisi, Bucchi chiarisce: "Nessun caso Reynolds"

Il coach dell'Enel ha spiegato i motivi dell'utilizzo a singhiozzo del suo americano
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ROMA - Nella conferenza stampa al termine dell'ultimo match casalingo di Eurocup, coach Piero Bucchi ha voluto chiarire i dettagli del "caso Reynolds" come da molti soprannominato. «Non esiste nessun caso, si tratta solo di infortunio e di dolore che sente il giocatore. Io mi fido di lui, così come di qualsiasi professionista, e non posso di certo mettere in dubbio la sua parola. Anche perché non ci sarebbe alcun motivo. E' il suo mestiere ed è ovvio che se stesse bene giocherebbe anche 40 minuti. A Capo d'Orlando ha sentito dolore e ha preferito non giocare, oggi si è allenato nel pomeriggio con la juniores e si sentiva bene. Poi nell'intervallo mi ha chiesto di voler provare a giocare 5 minuti per capire anche come rispondesse il fisico ai ritmi di una partita. E' naturale che ora sia in condizione da precampionato, così come Scott. Ma se ritorna quello di inizio anno, Reynolds fa salire di livello la squadra, permettendoci di compiere il salto di qualità. E' oltretutto timoroso, vista la recente ricaduta occorsa dopo l'infortunio di Sassari e il nuovo problema accusato al rientro con l'Alba Berlino. Non siamo una squadra in forma in questo momento, e si vede».


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