ROMA - Domani i Golden State Warriors, campioni in carica NBA, affronteranno i 16 volte campioni NBA dei Los Angeles Lakers allo Staples Center (diretta su Sky Sport 2 dalle 21:30), per quella che sarà l’ultima partita di Kobe Bryant contro teph Curry. Mentre i Warriors, infrangendo molti record, si sono già assicurati un posto nei Playoffs NBA 2016, i Lakers occupano l’ultimo posto della Western Conference, con poche possibilità di qualificazione per la post-season, in una stagione che per Kobe rappresenta l’ultima della propria carriera.
RECORD E RICORDI - I Warriors sono proiettati a sfidare i Chicago Bulls di Michael Jordan per la miglior regular-season di tutti i tempi. Hanno infranto un record dopo l'altro, il più recente è quello che li ha visti diventare la prima squadra ad aver conquistato i layoffs dopo 58 partite delle 82 partite previste dalla regular-season NBA. Avendo perso solo 5 volte, i Warriors possono puntare a un altro record prestigioso: le 72 vittorie in regular-season stabilite nel 1996 dai Bulls. Steph Curry che, nel 1996, quando Bryant ha debuttato in NBA con Los Angeles, aveva solo otto anni, ha raccontato il suo ricordo più forte legato a Kobe: «Nel mio anno da rookie stavamo giocando alla Oracle e i Lakers erano in vantaggio di 3 punti. Kobe ha subito un fallo, ottenendo la possibilità di “congelare il match” con due tiri liberi. Mentre stava camminando da un lato del campo all'altro per raggiungere la linea del tiro libero, io mi sono avvicinato e gli ho detto: “Ehi, amico, sei nervoso per questi tiri liberi?” Kobe mi ha guardato in modo deciso e freddo, uno sguardo che stava a significare: 'Cosa stai dicendo? Sparisci dalla mia vista, rookie insignificante’. Poi, ovviamente, ha messo i due tiri liberi e hanno vinto. Mi ricorderò per sempre di quell’occhiataccia».