MILANO - L’obiettivo minimo è già stato raggiunto. Grazie alla vittoria ai danni dell’ostica Croazia, l’Italia è certa di partecipare alla fase finale degli Europei in quel di Berlino (10-18 settembre). Con due vittorie già nel cassetto, gli azzurri non possono essere superati da Estonia (potrebbe arrivare a pari punti della Nazionale, ma pagherebbe la sconfitta nello scontro diretto) e Gran Bretagna. Tuttavia, il piazzamento finale della squadra di coach Pozzecco non è ancora delineato. Nell’ultima giornata, in programma oggi, potrebbe accadere di tutto. Tantissimi i possibili verdetti. In primis, va detto che l’Italia non è padrona del proprio destino, almeno non direttamente. Dando per certa la vittoria contro la Gran Bretagna (gara in programma alle 21), gli azzurri guarderanno con profondo interesse la sfida Croazia-Ucraina (ore 14,15). Dall’esito di questa partita, infatti, dipenderà il posizionamento finale in classifica della Nazionale.
Tre scenari
Tre gli scenari possibili. Nel caso gli ucraini dovessero battere i croati, l’Italia chiuderebbe sicuramente al terzo posto, con la Croazia retrocessa in quarta posizione. Diverso il discorso se la Croazia dovesse battere l’Ucraina. In questo caso si avrebbero tre squadre con lo stesso record (3-2) ed entrerebbe in gioco la classica avulsa. Gli azzurri conquisterebbero il terzo posto finale se la Croazia dovesse superare l’Ucraina con almeno 18 punti di vantaggio. Se, invece, Bodanovic e compagni dovessero vincere ma con meno di 18 punti di vantaggio, l’Italia scivolerebbe al quarto posto finale. Terminare la fase a gironi all’ultimo posto disponibile renderebbe complicatissimo l’ottavo di finale dei ragazzi di Pozzecco, considerato che, salvo imprevisti, ci sarebbe poi la Serbia sulla strada degli azzurri. I serbi giocheranno l’ultima gara del girone D alle 21, conoscendo già i verdetti del girone C. Di fatto, potendo così “scegliere” il proprio avversario per la fase ad eliminazione diretta. Battendo la Polonia, i serbi vincerebbero il proprio girone. In caso di sconfitta, sarebbero secondi, con Polonia prima. C’è un precedente che potrebbe far “riflettere” la Serbia. Lo scorso anno, l’Italia è riuscita ad avere la meglio nella finale del preolimpico (qualificandosi così per Tokyo 2020) proprio ai danni della Serbia.
Inglesi
In tutto questo universo di possibili varianti, c’è anche da considerare l’ultima partita che attende l’Italia. La Gran Bretagna si è dimostrata essere la peggior squadra dell’intero girone C. Gli inglesi ad oggi non hanno vinto nessuna delle cinque partite disputate, subendo solo bastonate (-32 dall’Estonia e -29 dall’Ucraina).
Mea culpa
Coach Pozzecco ha fatto mea culpa, evidenziando l’importanza di Pajola, l’uomo della provvidenza contro la Croazia, lasciato colpevolmente in panchina nell’incontro perso contro l’Ucraina. La Nazionale ha ormai trovato una sua dimensione. Il trio Melli-Fontecchio-Pajola pare dare tutte le garanzie del caso e, probabilmente, sarà l’asse portante anche a Berlino. «Volevamo andare a Berlino a tutti i costi e ci siamo riusciti», ha dichiarato il coach azzurro. Ora c’è da attendere solo di capire se da terzi o da quarti. Potrebbe fare tutta la differenza del mondo. E dire che coach Pozzecco, nel post match della sfida con la Croazia, è stato chiaro: «Conosco molto bene il Paese, ho un bellissimo ricordo di quando sono stato lì. Ci ho vissuto per due anni». Sarà il suo pensiero anche al termine delle sfide di oggi?