Mauro Repetto: "Non ho mai abbandonato Max Pezzali"

L'artista ha fatto chiarezza circa il suo rapporto con l'altro fondatore degli 883
Mauro Repetto: "Non ho mai abbandonato Max Pezzali"© Youtube
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Mauro Repetto non ha abbandonato Max Pezzali. Il paroliere e artista lo ha chiarito una volta per tutte in un'intervista rilasciata a Super Guida Tv: "È una domanda che mi pongo anch’io: ho abbandonato Max? La mia risposta è “no”. E se ti devo dire la verità quando l’ho visto gliel’ho chiesto: “Max, pensi che sia stato un disertore?”. Perché mio padre mi ha detto “Guarda che l’avrei pensato anch’io che sei stato un disertore”. Lui mi ha detto “No, disertore no, però proprio nel momento in cui stavamo facendo le cose, tu vai via?”. Quindi non l’ho abbandonato perché lui era conscio come me che l’american dream all’epoca meritava, quindi ha capito. Non l’ho abbandonato".

Perché Mauro Repetto ha lasciato gli 883

Mauro Repetto e Max Pezzali degli 883 sono ancora amici. In passato il primo ha rivelato di aver lasciato il progetto in comune perché "tutti e due parlavamo di american dream, anzi lui per primo era stato a New York e mi aveva raccontato la scena rap newyorkese. Per me era quindi normale andare a vedere quella giostra, cercare quella chimera che mi richiamava così forte. Non andavo via da niente, semplicemente proseguivo la mia sete di sogni, l’unica cosa che ho sottovalutato è stata la lingua. Mi proponevo come sceneggiatore ma non sapevo quasi parlare l’inglese". E poi: "Con Max non ho mai discusso una volta in mia vita di soldi, parlavamo solo di sogni e desideri. Tra di noi il denaro non è mai stato argomento di confronto: sono partito per un’altra giostra, chissenefrega di quello che ho lasciato".

Mauro Repetto e la lite tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto

In merito alla lite tra Claudio Cecchetto e Max Pezzali (il primo ha dato dell'ingrato al secondo), Repetto ha precisato: "Io abitando a Parigi non avevo una grande conoscenza della causa tra Max e Claudio. Quindi con grande tranquillità, diciamo, mi era capitato di lavorare per la radio di Claudio, ma non volendo prendere una controparte e poi mi sono reso conto comunque che era una cosa – come adesso – che non mi riguarda, di cui non posso parlare, ecco. Però, per tranquillizzare tutti, è bastato un sorso, neanche una birra, un sorso di birra scura e tutto si è chiarito tra me e Max".


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