Robinho condannato, respinto il ricorso: resta in carcere a San Paolo

La Corte Suprema Federale del Brasile ha negato la scarcerazione: "Non c'è alcuna violazione delle norme costituzionali"
Robinho condannato, respinto il ricorso: resta in carcere a San Paolo© ANSA
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Un giudice della Corte Suprema Federale del Brasile ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Robinho. L'ex attaccante di Real Madrid, Milan e Manchester City è recluso a San Paolo dal 21 marzo scorso in seguito a una condanna per stupro collettivo, comminata dalla giustizia italiana nel 2017. I fatti risalgono al 2013 e sono avvenuti in una discoteca milanese.

"Non c'è alcuna violazione delle norme costituzionali"

La difesa di Robinho aveva chiesto la sua scarcerazione in attesa del verdetto definitivo del ricorso alla Corte Suprema, avanzato ritenendo incostituzionale la scelta di omologare la sentenza italiana. La motivazione alla base della richiesta di scarcerazione era l'assenza di garanzie rispetto al fatto che la pena possa essere scontata in Brasile, poiché i fatti si sono svolti in Italia. Il giudice Luis Fux, tuttavia, l'ha respinta sostenendo che "non c'è alcuna violazione delle norme costituzionali". La seduta è stata immediatamente tolta e sospesa a tempo indeterminato. Gli avvocati possono ancora presentare ricorso contro la sentenza.

 


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